536190 Emergenza immigrati a Lampedusa. Sbarchi durante la notteAGRIGENTO – Sono stati recuperati i corpi di altri 74 migranti (eritrei e somali) coinvolti nel naufragio di Lampedusa. Sono, ora, 195 le vittime accertate, dopo che le ricerche, interrotte per il maltempo, sono riprese domenica mattina. Il lavoro di recupero dei corpi riguarda quelli intrappolati nel relitto del barcone carico di eritrei e somali affondato davanti all’Isola dei Conigli. Ad attenderle sul molo, il ministro per l’integrazione Cecile Kyenge e il sindaco Nicolini, che per l’occasione hanno annullato la conferenza stampa che era stata prevista in precedenza. Il ministro ha affrontato il tema caldo della riforma della Bossi Fini: «Ora metteremo sul tavolo di lavoro – ha aggiunto la ministra – strumenti per rivedere le norme sull’immigrazione e il reato di clandestinità. Spero che questa strage ci possa far riflettere sulla nostra posizione, sulle nostre frontiere, il nostro mare e soprattutto chiedere che questo dramma non deve essere affrontato da soli ma insieme all’Europa».
IN EUROPA – Intanto, oggi alle 17 in apertura della sessione plenaria, l’Europarlamento osserverà un minuto di silenzio in ricordo delle vittime e in serata, alle 20.15, i deputati parteciperanno ad una fiaccolata. «Due momenti simbolici per esprimere il cordoglio di tutto il Parlamento per questa immane strage e vicinanza e solidarietà alle famiglie delle vittime e ai sopravvissuti. Ma l’obiettivo è anche quello di richiamare l’Europa ad una reale condivisione delle responsabilità, che veda attivi e coinvolti tutti e 28 gli Stati membri e non solo quelli che affacciano sul bacino del Mediterraneo», dicono i vicepresidenti Roberta Angelilli (Pdl) e Gianni Pittella (Pd). Le iniziative nascono dall’appello lanciato dai vicepresidenti del Parlamento europeo, Roberta Angelilli e Gianni Pittella, e dai capi delegazione italiani Giovanni La Via, David Sassoli, Niccolo” Rinaldi, Giuseppe Gargani, Lorenzo Fontana, Cristiana Muscardini, Susy De Martini.
LA CARITAS – Sempre oggi, inizia anche la delegazione regionale delle Caritas diocesane siciliane a Lampedusa, che durerà fino a domani.
L’incontro, voluto da monsignor Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, delegato per la Carità della Conferenza Episcopale Siciliana e Presidente della Fondazione Migrantes, era in programma già prima della tragedia che ha visto il naufragio del barcone a Lampedusa, ma adesso assume un significato di vicinanza ed impegno della Chiesa Cattolica ancora più forte. Il programma dei due giorni prevede la visita dei luoghi simbolo dell’isola di Lampedusa e l’incontro con gli attori impegnati nella complessa macchina dell’accoglienza e degli interventi di Save and Rescue. Nel pomeriggio di oggi, 7 ottobre, ci sarà un momento di preghiera per le vittime del mare alla Porta d’Europa. Alle 19 si terrà la santa messa nella parrocchia di San Gerlando ed a seguire un incontro con la comunità ecclesiale di Lampedusa. Domani, 8 ottobre, sono previsti i lavori della delegazione regionale di Caritas dove si parlerà delle possibili attività che le varie Caritas diocesane siciliane possono mettere in campo al fine di migliorare gli interventi nelle situazioni di emergenza ed accoglienza dei migranti. Agli incontri saranno presenti oltre a monsignor Francesco Montenegro, il cardinale di Palermo monsignor Paolo Romeo, il direttore di Caritas Italiana monsignor Francesco Soddu, il direttore della Fondazione Migrantes monsignor Gianfranco Perego, ed il responsabile dell’ufficio immigrazione di Caritas Italiana Oliviero Forti.

di Francesco Gravetti

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