«In questo momento non decide né mamma né papà. Decide il tribunale quando ci possiamo vedere» – «E va bene, col tribunale ci parlo io». In questo dialogo tra un padre e il suo figlio piccolo, ripreso pari pari dagli atti di un procedimento per una separazione giudiziale, c’è la sintesi delle difficoltà che vivono oggi i bambini, figli di genitori che sono divorziati o stanno per farlo. Il padre cerca di spiegare al figlio che non è in grado di dirgli quando si rivedranno, non dipende più da lui, ma nemmeno dalla mamma. E il figlio risponde subito che la soluzione ce l’ha. Dove sta il problema, parla lui col “signor tribunale”. Spaesamento, incertezza, lacrime che a stento si riescono a trattenere, parole che non si trovano: la conversazione prosegue così. Sono i bambini, del resto, i primi danneggiati di uno stato di cose che, spesso, si complica fino a diventare un inferno. La separazione quasi mai è una passeggiata, ma quando ci sono i figli è certamente una corsa a ostacoli. Anche per questo esistono associazioni che ascoltano i bisogni di genitori divorziati ed offrono loro assistenza legale e psicologica, ogni volta che è possibile. “Pezzi di cuore” è una associazione di promozione sociale che nasce dell’incontro casuale di genitori che lottano ogni giorno.
IL SOSTEGNO – Lo scopo primario dell’aps è dare un sostegno a mamme e papà che non riescono ad orientarsi nel percorso di una separazione legale, spesso tortuoso. Per questo sono state stipulate convenzioni economicamente vantaggiose con diversi professionisti per offrire assistenza psicologica e legale durante le varie fasi della separazione. Nei casi di maggiore difficoltà economica, l’associazione si fa carico delle spese necessarie e si impegna, inoltre, a intervenire, laddove possibile, nella ricerca di un nuovo lavoro.
L’associazione ha anche lo scopo di promuovere varie attività sul territorio regionale e nazionale, per far conoscere o meglio comprendere il concetto e i principi della bi-genitorialità, impegnandosi affinché la legge recepisca i cosiddetti tempi paritetici, con settimane alternate, doppio domicilio, mantenimento diretto, sistemazione equa degli aspetti economici (ad esempio la casa coniugale). Ed è proprio questo l’aspetto più rilevante dell’attività dell’associazione ma anche delle tante altre realtà che provano a stare vicino ai genitori separati. Spiega Paolo Cappetta, presidente di “Pezzi di cuore”: «Rispetto al passato, il rapporto tra i genitori e i figli non è più sbilanciato verso la mamma. I tempi sono cambiati, uomini e donne lavorano con le stesse modalità. I figli possono essere gestiti con tempistiche uguali o comunque condivise. Dobbiamo superare la logica del mero parcheggio dei bambini, strettamente connessa alla loro sofferenza, purtroppo». Un bambino può essere portato a fare shopping o aiutato a lavarsi sia dal padre che dalla madre: il concetto della “mamma a tutti i costi” è, per fortuna, separato dai fatti e dagli eventi. Un po’ meno dalla mentalità comune e dalla tendenza della giurisprudenza ad aggiornarsi con lentezza, a fotografare la realtà in maniera pigra.
IL CORSO – “Pezzi di cuore”, che ha sede a Cava dei Tirreni, ha siglato un protocollo di intesa con la Caritas Campania e la provincia di Salerno. Diversi gli obiettivi: aprire sportelli di ascolto in tutto il territorio campano (oltre che a Cava dei Tirreni, dove attualmente è attivo) ma soprattutto chiedere alla Regione di attivare un tavolo di confronto con i vari tribunali della Campania in modo che possano recepire il concetto di tempi paritetici, che può diventare strategico nella gestione di una separazione con figli. Anche per questo, “Pezzi di cuore” propone un corso di formazione teorico e pratico in materia di diritto di famiglia e minori. Destinatari del corso sono magistrati, avvocati, praticanti Avvocati, studenti delle facoltà giuridiche e psicologiche che vogliano orientarsi nel settore famiglia, psicologi abilitati e in corso di abilitazione, assistenti sociali, mediatori ed altre figure potenzialmente coinvolte in un percorso legale di divorzio. Il corso ha l’obiettivo primario di favorire la conoscenza globale della psicologia forense e del diritto di famiglia sostanziale e processuale. Tra i relatori, Raffaele Sdino, presidente sez. Famiglia del Tribunale di Napoli, Vito Colucci, presidente sezione Minori e Famiglia della Corte di Appello di Salerno, Maria Assunta Niccoli, consigliere presso la Corte di Appello di Salerno, Sezione Famiglia e Minori e molti altri ancora. Si comincia il 15 novembre alle presso la sala “Caduti di Nassiriya” del Consiglio Regionale della Campania, si prosegue fino alla fine di gennaio 2025
di Francesco Gravetti
foto © Lina Vacondio – progetto “Tanti per tutti – il volto del volontariato italiano”