È un vero e proprio dono quello che i circa venticinque volontari dell’Associazione “Goccia di Rugiada”, ad est di Napoli, nella zona di Arpino, offrono da anni alle persone fragili del territorio attraverso non solo una serie di servizi di prima necessità, ma anche tessendo intorno a loro la cosiddetta rete formale e informale.

L’Associazione è nata nel dicembre 2012 su iniziativa della Parrocchia Maria SS. delle Grazie al Purgatorio, forte di una trentennale presenza e attenzione ai bisogni del territorio e mai indifferente alle forme di povertà vecchie e nuove acutizzate dalla crisi economica.

 

Una delle sue attività di punta è Emporio della Solidarietà, tra le prime esperienze in Regione Campania e nel sud Italia, che non si limita ad organizzare le derrate alimentari o la raccolta di indumenti e oggetti per poi distribuirli alle famiglie in difficoltà, ma effettua una vera e propria presa in carico che si esplica in un lavoro di segretariato sociale – con un centro di ascolto – e di collegamento e accompagnamento alla rete dei servizi.

 

«I bisogni che ci portano le famiglie – spiega Padre Marcello Bello, presidente dell’Associazione – sono di varia natura. Sicuramente il primo è quello economico: l’impossibilità di pagare la bolletta, la visita medica o l’affitto, bisogni acuiti dalla pandemia che ha costretto alla povertà anche famiglie mai conosciute finora. Ovviamente lo spettro dell’usura è dietro l’angolo».

 

«Ma all’Emporio – continua il sacerdote – raccogliamo sempre più spesso anche richieste di consulenza psicologica, richieste di lavoro, e nel tempo ci siamo resi conto della necessità di aprire uno sportello per donne vittime di violenza».

 

Alle attività principali dell’Emporio se ne affiancano molte altre, realizzate in forte collegamento con la Parrocchia, come i campi estivi per i bambini del quartiere, lo spazio per le attività sportive e ricreative svolte all’interno dell’oratorio parrocchiale nell’ambito del progetto “C’è posto per te”, i percorsi formativi per gli animatori parrocchiali, e l’azione di contrasto allo spreco alimentare con il progetto “Oltre il carrello – Lidl contro lo spreco”, in collaborazione con la Rete Banco Alimentare, che consiste nel raccogliere prodotti alimentari non più vendibili secondo gli standard commerciali, ma ancora buoni e sicuri, e donarli alle famiglie indigenti attraverso l’Emporio della solidarietà.

 

E non è tutto. L’Associazione ha allargato il proprio campo di azione spingendosi verso l’agricoltura sociale, infatti, già da qualche tempo, affianca la Cooperativa “Un fiore per la vita” ONLUS nella coltivazione di ortaggi, produzione di piantine aromatiche e allevamento di animali da avicoltura, non disdegnando l’accoglienza a persone condannate a pene alternative alla carcerazione.

 

Nei dieci anni di attività, tante le storie ascoltate e accolte dai volontari di “Goccia di Rugiada”.

«Una fra queste – chiosa Padre Marcello – ricordiamo con molta gioia: una mamma con tre figli segnalata dai gesuiti in Piazza del Gesù, zona lavorativa della donna, che chiedeva un aiuto pomeridiano per i figli. Grazie al nostro Centro di Ascolto abbiamo intanto provveduto a fornirle un sostegno alimentare attraverso l’Emporio, e subito dopo contattato la Fondazione Banco Napoli per un supporto nel pagamento della retta delle due scuole pomeridiane per i bambini. Contestualmente, mediante la Parrocchia e Caritas di Napoli, siamo riusciti a pagarle anche alcune bollette arretrate».

 

Cosa ha reso emblematica questa storia? 

 

«L’unico modo per sostenere la donna in difficoltà – conclude – è stato l’attivazione della rete, composta da diversi enti che insieme hanno collaborato con interventi diversi ma con lo stesso obiettivo: accompagnare la famiglia verso l’autonomia».

 

di Ornella Esposito

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui