Una decina tra laboratori, attività didattiche e sportive con oltre 60 ragazzi del quartiere di Secondigliano e non solo coinvolti in percorsi formativi e ricreativi. Si è chiusa sabato 25 maggio con una cerimonia al centro sportivo Football Club di Traversa Privata Scippa la terza edizione dell’iniziativa I Fuoriclasse di Napoli, curato da Agorà Partenopea Aps in partnership con enti di terzo settore, ecclesiastici e istituti scolastici. Due i progetti portati avanti in questi mesi sul territorio secondiglianese: il primo, denominato “Scudi’’, realizzato in collaborazione con Callysto Aps ha permesso ai giovani di poter seguire corsi di chitarra, di pianoforte, di doposcuola, essere protagonisti di un torneo di calcio a 5. Il secondo, dal titolo “Jamm Ja’’, si è avvalso della collaborazione di un’equipe multidisciplinare dell’Uosm del distretto 29 dell’Asl Napoli 1 Centro. Protagonisti in questo caso i ragazzi frequentanti le strutture del dipartimento di igiene mentale che hanno realizzato stampe 3D, seguito corsi di parrucchiere, estetica e grafica digitale.

Le premiazioni e i riconoscimenti – Prima una partita di calcio a 5 tra i giovani del Napoli Futsal, poi un’esibizione musicale e canora e infine la consegna degli attestati e dei riconoscimenti. La mattinata di sabato 25 maggio ha chiuso il cerchio del percorso de I Fuoriclasse di Napoli, terza edizione. «Noi speriamo di fare sempre del nostro meglio implementando le best practice, il resto devono farlo le istituzioni comunali e scolastiche» sottolinea Manuel Fabozzo, presidente dell’associazione Agorà Partenopea Aps aggiungendo come «in alcuni territori periferici della città di Napoli l’evasione scolastica è ancora elevata con dati allarmanti anche proprio in quel di Secondigliano come ci segnala la piattaforma dedicata del Comune». In questo senso, riproponiamo qualche dato significativo: nella città di Napoli alcuni dati riferibili all’anno scolastico 2022-2023 e diffusi dal Comune – che si avvale di un’apposita piattaforma per cercare di intercettare i minori che non frequentano le classi – hanno parlato chiaro: 533 segnalazioni e 120 inadempienti (0,35% del totale) della Scuola Primaria; 729 e 235 inadempienti (0,88% del totale) per le Scuole Secondarie di Primo Grado; 682 segnalazioni e 354 inadempienti (1,52% del totale) per le Scuole Secondarie di Secondo Grado. Alla Settima Miano-San Pietro a Patierno-Secondigliano, dove si è tenuto l’incontro di calcio sabato, per la Scuola Primaria dell’anno scolastico 2022-2023 sono state 89 le segnalazioni, con 39 inadempienti, pari a 1,25%; per la Scuola Secondaria di Primo Grado, 114 le segnalazioni e 45 gli inadempienti e cioè l’184%. Infine, per la Scuola Secondaria di Secondo Grado 93 segnalazioni e 58 inadempimenti, pari al 5,08%.  Agorà Partenope Aps guarda già avanti, in attesa di riproporre I Fuoriclasse di Napoli. Ancora il presidente Fabozzo: «Abbiamo portato avanti anche progetti con i cinema, in collaborazione con la Siae, anche a Secondigliano. A questi si aggiungono attività dedicate ai giovani a Ponticelli, altro quartiere dove tanti ragazzi hanno lasciato la scuola e a Gricignano d’Aversa. Inoltre, sempre a Secondigliano, siamo alle porte di una sfida importante della gestione del centro Sandro Pertini (situato nella vecchia sede del Municipio di Secondigliano) che abbiamo avuto in affidamento».

Gli altri interventi della giornata – Piero De Luca, dirigente scolastico dell’Ic Sauro Errico Pascoli di Secondigliano, coinvolto nel progetto insieme ad altri istituti del territorio, punta sulle «scuole aperte. La vera scuola si fa al di fuori delle aule, vero segreto per poter dare ai ragazzi la possibilità di esprimersi. Ce ne siamo accorti nei laboratori di scrittura creativa, quando i giovani frequentanti, non avendo l’assillo del voto, sono riusciti a esternare i propri sentimenti, mostrando una ricchezza che era rimasta nascosta. Oggi i giovani – prosegue il dirigente – hanno difficoltà a trovare punti di riferimento certi perché gli adulti a volte sono un po’ distratti mentre i nostri figli sentono il bisogno di dover comunicare. Dopo l’emergenza pandemica il lavoro per recuperare i ragazzi in termini di socialità e attenzione è stato enorme. Bisognerà continuare a farlo per molto tempo e con la rete tra enti, associazioni e scuola possiamo essere più incisivi». Per Fedele Mauro, dell’Uosm distretto 29, il progetto con protagonista l’Asl Napoli 1 Centro «è nato come lotta allo stigma. Troppo spesso continuiamo a pensare a chi soffre dal punto di vista psichico come una persona diversa o addirittura pericolosa o inguaribile. Con il nostro gruppo multidisciplinare abbiamo voluto provare ancora una volta che chi lo crede, si sbaglia. Cittadinanza diffusa vuol dire avere una società senza diversi ma una società diversa».

di Antonio Sabbatino 

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