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Altro che spending review: in tempo di crisi gli adolescenti rinunciano alla paghetta

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ROMA. La crisi morde e si sente: nel 2010 più di 1 adolescente su 4 riteneva che avesse colpito la propria famiglia (29%), oggi ben la metà dei ragazzi (50,1%) si dice consapevole della difficile situazione che si vive in casa. Quindi la famiglia di 1 adolescente italiano su 2 è stata colpita dalla crisi. E i ragazzi sentono il peso della situazione tanto che il 33% rinuncia alla paghetta per venire incontro a mamma e papà. Lo rivela l’Indagine conoscitiva sulla condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia edizione 2012 di Eurispes-Telefono Azzurro. E sebbene nel 64,9% dei casi la situazione professionale dei genitori complessivamente appaia invariata, in quasi 1 famiglia su 3 (30,9%) la crisi ha costretto a dei cambiamenti nella condizione lavorativa. E non solo: il 59,2% dei ragazzi riferisce che la propria famiglia ha dovuto prestare negli ultimi mesi maggiore attenzione alle spese tagliando quelle extra come cene fuori e divertimenti. Molte famiglie (48,4%) hanno effettuato addirittura tagli sui beni alimentari e sul vestiario oppure hanno deciso di rinunciare alle vacanze (23,9%). Nel 26,1% dei casi gli adolescenti segnalano una situazione economica cosi’ grave che la propria famiglia ha difficolta’ ad arrivare alla fine del mese. Gli adolescenti si dimostrano pero’ responsabili: il 63,7% ha deciso di spendere meno nell’acquisto di nuove tecnologie, di risparmiare sui soldi spesi con il cellulare (53,9%), per i vestiti (57,8%) e per le uscite. Alcuni invece hanno deciso di fare a meno della paghetta (33,7%). La crisi la sentono anche i piu’ piccoli: piu’ di un bambino su cinque riferisce la difficolta’ della propria famiglia ad arrivare alla fine del mese (22,2%).

di Walter Medolla

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