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Prima comunità famigliare per cerebrolesi, ad Altavilla Vicentina inizia il “dopo di noi”

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di Mirella D’Ambrosio
VICENZA. Si chiamerà “Comunità Famigliare La Rocca” e accoglierà le persone colpite da gravi cerebrolesioni acquisite, prive di una rete famigliare di appoggio. Giovedì, 5 luglio, si svolgerà la cerimonia di posa della prima pietra del cantiere, mentre a settembre comincerà la campagna di raccolta fondi per completare la copertura delle spese di ristrutturazione. A dare il via ai lavori è stata la Brain Onlus Associazione Traumi Cranici che si appresta così a completare l’intera rete di servizi. Si tratta della ristrutturazione di un complesso edilizio nel quale sorgerà la prima struttura in Veneto, unica nel suo genere anche in Italia, per persone che hanno subito un danno cerebrale permanente, rimaste senza un genitore, parente o amico in grado di assisterle quotidianamente.
RESIDENZA E ATTIVITA’ RIABILITATIVE – Nel fabbricato che la Parrocchia di Altavilla Vicentina ha ceduto per 30 anni in comodato d’uso all’associazione, troveranno spazio un reparto residenziale e uno dedicato alle attività socio-riabilitative diurne, in una logica di continuità con i servizi sanitari. All’evento saranno presenti Edda Sgarabottolo, Presidente Brain Onlus Associazione Traumi Cranici, Antonio Alessandri, Direttore Generale dell’Ulss 6 di Vicenza, Paolo Fogar, Presidente Federazione Nazionale Associazioni Traumi Cranici, Gianettore Bertagnoni, Direttore dell’Unità Spinale e Unità Gravi Cerebrolesioni dell’Ulss 6 di Vicenza, l’onorevole Amalia Sartori, deputato Europeo e Presidente della Commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento Europeo, Giovanni Giuliari, Assessore alla Famiglia e alla Pace del Comune di Vicenza e Claudio Catagini, sindaco del Comune di Altavilla Vicentina. A celebrare il rito di benedizione per la cerimonia simbolica sarà il vescovo di Vicenza, monsignor Beniamino Pizziol. La cerimonia segna, di fatto, l’avvio del primo stralcio di lavori che interesserà il corpo principale del complesso edilizio di Via Chiesa 61, per un totale di 300 metri quadrati e un impegno di spesa di oltre 500mila euro. Questi primi interventi, affidati all’impresa edile Carboniero Mario di Barbarano Vicentino, sono resi possibili anche grazie al prezioso contributo, per un totale di 350mila euro, della Fondazione Cariverona, della Cassa Rurale e Artigiana di Brendola, di Aics Vicenza, del Comitato Amici di Via Rovigo, dei Club Lions, Rotary e Soroptimist di Vicenza, dei famigliari dell’associazione e di altri donatori provenienti dal settore privato.
TUTTO PRONTO NEL 2013 – I lavori si concluderanno entro l’estate del 2013 e consentiranno di ricavare circa 12 posti letto. Le altre fasi della ristrutturazione, per una previsione di spesa di circa 700mila euro, saranno realizzate successivamente e porteranno alla nascita, nei restanti 300 metri quadrati del fabbricato, di un centro socio-riabilitativo e di 2 appartamenti per i famigliari di pazienti ricoverati all’Ospedale San Bortolo di Vicenza. Nei 3mila metri quadrati di verde esterno è inoltre prevista la creazione di orti, frutteti e l’allestimento di uno spazio adibito ad ospitare animali per la pet therapy. La presidente e fondatrice di Brain Onlus Edda Sgarabottolo esprime soddisfazione per un traguardo che dà una risposta efficace alle esigenze del territorio e non solo: «Dall’Ospedale San Bortolo escono 60 casi l’anno di persone che hanno subito danni cerebrali, molte delle quali sotto i 30 anni, vittime di incidenti stradali o sul lavoro. Alcune di queste non hanno una rete famigliare in grado di seguirle nelle loro necessità quotidiane.
L’ASSOCIAZIONE BRAIN ONLUS – Finora, per loro, l’unica soluzione disponibile sul nostro territorio era l’inserimento a vita in una casa di riposo. La Rocca, invece, è concepita come struttura specializzata a dare assistenza nella delicata fase del “dopo-di-noi”». Inserito nel piano di zona dell’Ulss 6 di Vicenza, il progetto rappresenta anche il momento culmine del percorso di Brain Onlus, come spiegala presidente: «Da quasi 20 anni dedichiamo il nostro impegno alle persone colpite da trauma cranico encefalico e ai loro famigliari. Assieme alla nostra consociata Cooperativa Easy abbiamo avviato numerosi progetti di reinserimento socio-lavorativo fino ad aprire, nel 2008, il primo Centro diurno socio-riabilitativo dedicato alle persone con gravi cerebrolesioni acquisite. La Rocca è l’anello mancante di questa rete di servizi».
Per saperne di più:
www.associazionebrain.it
 

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