BERGAMO. E’ a lieto fine la storia di una coppia di gufi reali: lei avvelenata e lui ferito dai cacciatori. E’ stato Filippo Bamberghi  del WWF a rimettere entrambi nel loro ambiente naturale realizzando un magnifico video sulla liberazione del  gufo reale maschio a Valpredina. Venti giorni fa, una giovane femmina di gufo reale venne recuperata in fin di vita dalla polizia provinciale di Brescia nel comune di Gavardo, in provincia di Brescia. Il bellissimo esemplare di rapace presentava sintomi da intossicazione alimentare, causata dall’ingestione di un animale avvelenato, probabilmente un topo. Il ritrovamento è avvenuto appena pochi giorni dal recupero, sempre fatto dalla polizia provinciale nello stesso comune, di un giovane maschio di gufo reale impallinato. Tuttavia, per il giovane maschio è stata subito prevista una lunga degenza, conseguente all’operazione chirurgica di oltre cinque ore cui è stato sottoposto, mentre la femmina di gufo ha ritrovato oggi la libertà nello stesso luogo in cui è stata rinvenuta.
“La giovane femmina è arrivata in condizioni gravi con chiari sintomi di avvelenamento. Le cure impostate dal Dottor Luca Cavallaro, veterinario del CRAS, si sono rivelate subito efficaci. In venti giorni il gufo reale si è pienamente ristabilito e oggi ritorna a volare nella zona in cui probabilmente è nato” racconta Matteo Mauri Responsabile del CRAS WWF Valpredina. Sono tre i gufi reali giunti nell’ultimo mese al CRAS ma non tutte le storie hanno un lieto fine: per uno che aveva riportato gravi ferite, dovute all’impatto con un filo spinato, non c’è stato nulla da fare.Tags: wwf, gufo reale, valpredina, cras, rapace. di Francesca DamianoBergamo. E’ a lieto fine la storia di una coppia di gufi reali: lei avvelenata e lui ferito dai cacciatori. E’ stato Filippo Bamberghi  del WWF a rimettere entrambi nel loro ambiente naturale realizzando un magnifico video sulla liberazione del  gufo reale maschio a Valpredina. Venti giorni fa, una giovane femmina di gufo reale venne recuperata in fin di vita dalla polizia provinciale di Brescia nel comune di Gavardo, in provincia di Brescia. Il bellissimo esemplare di rapace presentava sintomi da intossicazione alimentare, causata dall’ingestione di un animale avvelenato, probabilmente un topo. Il ritrovamento è avvenuto appena pochi giorni dal recupero, sempre fatto dalla polizia provinciale nello stesso comune, di un giovane maschio di gufo reale impallinato. Tuttavia, per il giovane maschio è stata subito prevista una lunga degenza, conseguente all’operazione chirurgica di oltre cinque ore cui è stato sottoposto, mentre la femmina di gufo ha ritrovato oggi la libertà nello stesso luogo in cui è stata rinvenuta. “La giovane femmina è arrivata in condizioni gravi con chiari sintomi di avvelenamento. Le cure impostate dal Dottor Luca Cavallaro, veterinario del CRAS, si sono rivelate subito efficaci. In venti giorni il gufo reale si è pienamente ristabilito e oggi ritorna a volare nella zona in cui probabilmente è nato” racconta Matteo Mauri Responsabile del CRAS WWF Valpredina. Sono tre i gufi reali giunti nell’ultimo mese al CRAS ma non tutte le storie hanno un lieto fine: per uno che aveva riportato gravi ferite, dovute all’impatto con un filo spinato, non c’è stato nulla da fare.Tags: wwf, gufo reale, valpredina, cras, rapace.
di Francesca Damiano
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