MESSINA. L’8 gennaio 1993 veniva ucciso il corrispondente de La Sicilia a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), Beppe Alfano. L’Unci (Unione nazionale cronisti italiani) , con una nota, ha espresso la sua vicinanza ai familiari di Beppe ricordandone la grande passione civile nell’esercizio di un mestiere condotto in vita con difficoltà in un territorio di frontiera tra Stato e mafia e per il quale solo da morto ha ricevuto il riconoscimento professionale dovuto con la consegna della tessera di pubblicista alla memoria.
L’INIZIATIVA. Per completare il percorso di riconoscimento del valore professionale di Beppe Alfano, accogliendo l’invito del presidente dei cronisti siciliani, Leone Zingales, e del Gruppo siciliano, l’Unione nazionale cronisti italiani ha assegnato, alla memoria, la tessera di cronista onorario ad Alfano che, con i suoi resoconti informava i lettori con puntualità e professionalità.

di f.g.

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