BARI. «Far coincidere principio di legalità e principio di normalità. Difenderlo, come si difende una pianta rara, con l’impegno di tutti i giorni. Un impegno che sia sanguigno e deciso e che si allochi nei luoghi dell’agire collettivo, quelli che spesso sono stati e sono violati, ma che mai saranno sacrificati in nome dell’illegalità». E’ con queste parole che Alessandro Cobianchi, responsabile legalità Arci e Presidente Arci Puglia, spiega il senso del “Festival della Legalità”, iniziativa promossa da MomArt, Libera Puglia, Arci Puglia, Arci Bari, Comune di Bari – Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata, Regione Puglia, Comune di Adelfia e Teatro Kismet, che si svolgerà tra Bari e Adelfia, dal 18 al 21 ottobre. Quattro giornate che saranno dedicate ai temi della legalità e dell’antimafia sociale, esplorati attraverso le forme dell’arte, della fotografia, della musica, della letteratura e del teatro, e un titolo emblematico: “I luoghi della legalità. La giustizia cammina per le strade”: perché saranno proprio i luoghi in cui si svolge la manifestazione il simbolo più evidente del contrasto alle mafie. Tra questi, ad esempio, c’è il MomArt di Adelfia, ex discoteca dello spaccio sequestrata al clan dei Paterniti, che ne avevano fatto una centrale di smistamento della droga, per divenire, ora, un centro di irradiazione di arte. Oppure l’appartamento di Piazza San Pietro, nel cuore del centro storico di Bari, fino a pochi anni fa ‘tana’ sicura dei Capriati e oggi porto d’approdo di chi ha scelto di seguire la strada dell’impegno.
IL PROGRAMMA. L’apertura del festival sarà affidata all’eccezionale presenza a Bari della fotografa premio Pulitzer Letizia Battaglia: la sua mostra fotografica “Racconti di mafia” sarà inaugurata, giovedì 18 alle 17, negli spazi della Sala Murat in piazza Ferrarese e sarà illustrata dal critico d’arte Pietro Marino. Da venerdì 19, fra gli spazi del bene confiscato di Piazza San Pietro a Bari (gestito dall’Arci) e il Teatro Kismet, l’Istituto Penale per i Minorenni “N.Fornelli” di Bari e Palazzo Sabini ad Adelfia si alterneranno laboratori per le scuole, presentazioni di libri, aperitivi della legalità e spettacoli teatrali, con il culmine domenica 21 quando piazza Cimmarusti ad Adelfia si trasformerà in un grande “Villaggio della legalità”, una vera e propria cittadina in autocostruzione messa in piedi da associazioni, cooperative, gruppi del territorio pugliese. «L’obiettivo – è la riflessione ancora di Cobianchi – è alzare l’asticella della discussione, il che significa puntare sull’etica e approntare nuove strategie di lotta alla criminalità organizzata. Se le mafie si mettono insieme per pianificare le forme attraverso cui far del bene a loro stesse, noi siamo chiamati a metterci insieme per costruire forme di giustizia sociale che vadano a vantaggio di tutti».
 
di Sofia Curcio
 

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