TORINO. In seguito alla sospensione dal mese di giugno dei rimborsi, principalmente derivanti da costi di carburante e retribuzione del personale dipendente, da parte dell’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino, le Pubbliche Assistenze Anpas della provincia di Torino avranno ancora pochi giorni di autonomia finanziaria, dopodiché non riusciranno più a garantire, con le proprie risorse, la copertura del Servizio di Emergenza Urgenza 118 a mezzo ambulanza, causando forti disservizi alla cittadinanza.
Anpas Piemonte, attraverso il suo Presidente Andrea Bonizzoli, oggi, martedì 25 settembre, ha formalmente comunicato al Prefetto di Torino, Alberto Di Pace; al Presidente Regione Piemonte, Roberto Cota; all’Assessore Tutela Salute e Sanità Regione Piemonte, Paolo Monferino; al Direttore Generale Azienda Città della Salute e della Scienza Angelo Lino Del Favero; al Direttore Dipartimento Emergenza Urgenza del Piemonte, Danilo Bono il preavviso di possibile interruzione del servizio pubblico 118 su Torino e provincia.
I FATTI – Nello specifico Anpas infatti ribadisce come le proprie associate: Croci Verdi di Bricherasio, Cavour, Cumiana, None, Perosa, Pinerolo, Porte, Rivoli, S. Giusto, Scarmagno, Torino, Vinovo Candiolo Piobesi; Croci Bianche di Orbassano, Rivalta, Valperga, Volpiano e Pubbliche Assistenze di Caluso, Caravino, Ceresole, Ivrea, Sauze d’Oulx, Verolengo, Volvera abbiano storicamente gestito il servizio continuativo 118 a mezzo ambulanza per 27 postazioni operative 24 ore su 24 e oltre 35 postazioni a mezzo estemporanea su tutta la provincia per un totale complessivo di oltre 250 servizi di emergenza ogni giorno in stretta sinergia con il Servizio Sanitario Regionale, al solo rimborso dei costi sostenuti e documentati per il servizio, in conformità ai dettami di legge e alle norme regionali.
LA SOSPENSIONE – Il versamento di detti rimborsi è stato interrotto a giugno 2012 a seguito della creazione della nuova Azienda Città della Salute che ha assunto la titolarità del servizio per tutta la provincia e che, dai contatti informali intercorsi, non è in grado di assicurare un puntuale ripristino delle tempistiche pregresse, ipotizzando sino a 120-150 giorni per il saldo di quando dovuto alle Pubbliche Assistenze Anpas. A decorrere dalla fine di settembre molte di queste associazioni di volontariato non potranno progressivamente più acquistare i carburanti indispensabili alla gestione del servizio, garantire la manutenzione dei mezzi e pagare gli stipendi dei dipendenti necessari alla copertura dei turni diurni feriali, nonché i relativi oneri fiscali e previdenziali; questo comporterà inderogabilmente la progressiva interruzione del servizio 118 a mezzo ambulanza per il proprio territorio di competenza con gravissimi danni e rischi per l’intera collettività.
LA PROTESTA – Visto le innumerevoli richieste di incontro formulate alla Regione Piemonte – rimaste tuttora inascoltate – per trattare le problematiche connesse al Servizio 118 e al ruolo del volontariato al suo interno, Anpas si vedrà costretta a convocare una manifestazione di protesta, per mercoledì 3 ottobre davanti alla sede della Regione Piemonte, con la partecipazione di tutte le 81 Pubbliche Assistenze del Piemonte che porteranno in piazza volontari e ambulanze affinché siano finalmente avviati concreti e immediati momenti di confronto. Anpas chiede che il volontariato sanitario venga coinvolto quale attore primario, nella discussione sulle svariate ipotesi di revisione del Sistema di Emergenza Urgenza 118 e degli altri servizi di sua competenza, nonché evidenzia come l’annunciato piano di potenziamento del sistema medesimo si stia trasformando, al contrario, in tagli sistematici e indiscriminati ai danni di tutti i cittadini e della realtà associativa Anpas.
di Alessandro Barba
PER SAPERNE DI PIU’:
www.anpas.it

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui