ROMA. Il Movimento del Volontariato Italiano (Movi) invita volontari, associazioni, movimenti, società civile a confrontarsi su ciò che sta accadendo in Italia e sulle responsabilità che tutti i cittadini hanno per il futuro. Un volontariato che “si ripensa”, dunque, alla luce della crisi economica globale. Questo il senso della tre giorni, prevista a Roma dal 1 al 3 giugno, in cui sarà progettata una nuova gratuità, più precisamente azioni vituose a sostegno non solo degli ultimi, ma anche degli ultimi. Il seminario si terrà presso l’hotel Casa del Pellegrino, presso Santuario del Divino Amore, Via del Santuario 4 (Via Ardeatina appena fuori dal raccordo anulare). Spiega il presidente Franco Bagnarol: «Dopo la crisi disporremo di mezzi diversi, di mezzi
più semplici e più poveri. Essere capaci di vivere in maniera positiva vuoi dire essere in grado di misurarsi non solo con
mezzi minori, ma con una capacità di distribuire meglio i beni e di capire che lo stile di vita che noi viviamo ora è assolutamente improponibile, che non c’è compatibilità con la situazione».
IL VOLONTARIATO. Idee chiare, poi, sul volontariato:  «Il volontariato servirà molto di più perché ci sarà più gente ad averne bisogno, non solo gli ultimi ma anche i penultimi, cioè il ceto medio impoverito avrà una vulnerabilità molto forte».
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di Francesco Gravetti

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