ROMA. Un tour nelle periferie italiane per portare sul territorio operatori specializzati, progetti e supporto ai ragazzi che vivono in condizioni di maggiori difficoltà. Lo annuncia il Garante nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Vincenzo Spadafora, in occasione della presentazione a Roma del volume “Sguardi oltre. I ragazzi riprendono le periferie” realizzato dalla Onlus L’albero della vita in collaborazione con la Fondazione Patrizio Paoletti per raccontare la situazione “allarmante” nelle periferie italiane, ma anche un bilancio dei progetti realizzati in questi mesi a supporto dei minori che vivono in quei territori. «A febbraio- spiega Spadafora – farò un tour nelle periferie per toccare con mano la situazione. Poi prepareremo un piano ad hoc da presentare al governo. Un piano di azione comune mirato sulle periferie. Esistono fondi Ue non sempre pienamente utilizzati. Possiamo partire da quelli destinandoli prioritariamente a questi territori».

L’ESPERIENZA. «Ero un giovane volontario, avro’ avuto 14 anni, ma ricordo che quello spirito di partecipazione che grazie all’Unicef mi permise di venire fuori dall’anonimato, nel mio piccolo comune in provincia di Napoli, mi fece sentire importante. Utile per la prima volta- ha spiegato poi Spadafora-. Quello spirito, a distanza di anni è ancora vivo, è ancora un riferimento forte per me ed immagino anche per tutti quei bambini e ragazzi che spesso nelle periferie delle nostre città, nei comuni più piccoli e meno sotto la luce dei riflettori nel nostro Paese, provano a dare un senso alla propria vita. Riuscendoci e poi crescendo. E’ grazie alle associazioni, al volontariato ed a tutte quelle persone che si danno da fare in questo senso da anni, che poi i nostri bambini cominciano a sentirsi parte della società- ha continuato il Garante-. Ma non si può abusare dell’Italia perbene che prova a reagire e che sopperisce alle mancanze delle istituzioni, il buon esempio deve venire anche dallo Stato. Ecco perchè sento forte la motivazione di mettere nel ruolo che questa Authority dovrà avere, anche la mia esperienza passata di volontario». L’Autorita’ “dovrà dare al Parlamento e al governo esempi forti e buone pratiche su come risolvere situazioni critiche. Consigli pratici sulle cose da fare. Ecco perche’ ho in mente un tour nelle periferie, a partire dal prossimo anno, per andare ad imparare lì dove l’impegno si trasforma in buona pratica. Il cambiamento culturale deve avvenire prima in noi adulti, così da poter permettere e garantire ai più piccoli il diritto di veder cambiare le cose».

di Walter Medolla

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