ROMA. «È giunto il momento che il Parlamento italiano operi scelte che mirino all’inclusione piuttosto che alla discriminazione: solo così l’Italia potrà capitalizzare la grande risorsa che rappresentano i bambini e gli adolescenti che vivono nel nostro paese». Così Raffaela Milano, direttore Programma Italia-Europa di Save the Children Italia, ha commentato le dichiarazioni del Capo dello Stato, in merito al diritto di cittadinanza dei minori stranieri. Milano auspica che il Parlamento italiano «intraprenda al più presto un percorso normativo volto a riconoscere ai minori di origine straniera nati e/o cresciuti in Italia la piena titolarità di uno status, quello di cittadini italiani, che di fatto, nella vita quotidiana, hanno gia’ maturato».
I DATI- Sono 572mila i minori di origine straniera nati in Italia e, complessivamente, sono 932mila i minori stranieri regolarmente registrati all’anagrafe. Nel nostro Paese sono, quindi, presenti  1 minore di origine straniera ogni 10 minori italiani. Questa percentuale supera il 20% nelle province di Prato, Piacenza, Mantova, Brescia. Save the Children, seguendo i principi della non discriminazione e del superiore interesse del minore sanciti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, auspica che il Parlamento italiano “la rapida ripresa dei lavori parlamentari sulle proposte di riforma della legge sulla cittadinanza attualmente ferme in Commissione Affari Costituzionali e che vengano riconosciuti percorsi agevolati di acquisizione della cittadinanza italiana per i minori stranieri nati in Italia e per i minori arrivati nel nostro Paese in tenera età».
di Walter Medolla

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui