ROMA. Una restrittiva regolamentazione sulla pubblicità del gioco è l’esigenza individuata dal ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione Andrea Riccardi che durante l’incontro di stamane  a Palazzo Marini ha chiesto al ministro delle’Economia l’elaborazione di un nuovo disegno di legge per tutelare i giocatori italiani.La mania del gioco è divenuta preoccupante sia per l’incremento del numero di giocatori sia per la spesa pro capite annua, che investe un sempre più consistente gruppo di minori. I proventi costituiscono il 4% circa del PIL nazionale; nel 2011 la spesa totale degli italiani per slot e gratta e vinci ha raggiunto il tetto dei 76 milioni di euro.
LA PROPOSTA. «Non dobbiamo criminalizzare il gioco di per sé», sostiene Riccardi, secondo cui il problema fondante della pubblicità in materia di gioco legale è la trasparenza: «Se io ho una possibilità su un milione, non è questo un messaggio che deve essere trasmesso al giocatore?». Le restrizioni proposte dal ministro, dunque, riguardano la sospensione di campagne pubblicitarie che possano indurre comportamenti estremi nei soggetti a rischio, a favore dell’inserimento di informative sui rischi e sulle reali possibilità di vincita.La richiesta di Andrea Riccardi giunge all’indomani della proposta di un nuovo disegno di legge avanzato dal Pd, riguardante la possibilità di introdurre la ludopatia (patologia riconosciuta, definita come dipendenza dal gioco), tra i disturbi per cui sia previsto il sostegno del sistema sanitario nazionale. Secondo l’ex sindaco di Roma Veltroni, infatti, la necessità reale del disegno di legge si instaura nell’ottica di evitare la prodigalità in contesti a rischio e a discapito dei beni di prima necessità.
Maggiori informazioni:
Una proposta simile per l’azzardo
 

di Claudia Di Perna

 

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