ROMA. Secondo il “report” del lavoro dell’Ufficio immigrazione della Questura di Roma, per l’anno appena trascorso, sono stati circa 4.800 i provvedimenti di espulsione ed allontanamento dal territorio nazionale per i cittadini extracomunitari a causa di violazione della normativa sul soggiorno. Ammontano invece a 140.000 i permessi di soggiorno tra rinnovi e rilasci.
GLI ARRESTI. La polizia giudiziaria, in collaborazione con la Squadra Mobile, e supportata dagli uomini diretti da Maurizio Improta – dirigente dell’Ufficio immigrazione della questura di Roma- ha effettuato l’arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di 12 persone, oltre alla denuncia in stato di libertà di altre 2.000. Le istanze di ricongiungimento familiare sono state, invece, circa 7.200, attraverso le quali il cittadino extracomunitario regolarmente soggiornante in Italia può richiedere una procedura di ricongiungimento, per essere raggiunto in Italia dai suoi parenti più stretti al fine di riunire la sua famiglia. Le istanze di cittadinanza e naturalizzazione italiana sono state oltre 4.500 e consistono nell’acquisizione della cittadinanza da parte di uno straniero, a seguito di un atto della pubblica autorità, grazie alla sussistenza di determinati requisiti come la residenza per un lungo periodo di tempo sul territorio nazionale, l’assenza di precedenti penali o la rinuncia alla cittadinanza d’origine.
I CONTROLLI. Le verifiche delle condizioni di soggiorno non si sono limitate al controllo dei soggetti rintracciati su strada: l’Ufficio immigrazione ha infatti proceduto ad effettuare controlli rispetto alla posizione degli stranieri già titolari di regolare permesso di soggiorno, dai quali sono emersi circa 1.500 decreti, tra diniego e revoca di permessi di soggiorno.

di Paola Grasso

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