di Sabrina Rufolo
CHIETI. Anche con un passato non facile alle spalle, l’opportunità di iniziare una nuova vita, non è utopia. Questa l’idea di fondo del progetto “Pe.Tra” dedicato ai detenuti ed ex detenuti, per l’inserimento sociale e lavorativo, partito a Settembre nel carcere di Chieti.
L’ INIZIATIVA- Finanziato dalla Regione Abruzzo, il progetto permette a dieci detenuti di seguire un corso di informatica e di comunicazione. Mentre altri sette, a breve, avranno l’opportunità di lavorare presso gli enti e le aziende della zona, usufruendo, qualora si presentasse l’esigenza, di vitto e alloggio. Alle spalle del progetto, un grande lavoro, svolto con l’ausilio dello stesso Istituto penitenziario di Chieti, diretto dalla dott.ssa Giuseppina Ruggero, del suo personale amministrativo, dell’associazione temporanea di scopo, capofila l’Ente di Formazione e Consulenza “Focus” e la Onlus “Voci di dentro”, da sempre, a stretto contatto con i detenuti di Chieti, Vasto, Lanciano e Pescara. Coinvolte anche l’associazione Smile Abruzzo, Radar Interinale, Cna Abruzzo, il Comune di Chieti e l’Ente d’Ambito Foro-Alento. «Un insieme di forze pubbliche e private – ha commentato Fiammetta Trisi, dirigente del P.R.A.P (Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria), durante la conferenza di presentazione del progetto- nei prossimi mesi- continua- avvieremo l’erogazione dei servizi di orientamento al lavoro per tutta la popolazione penitenziaria e le work experience di un anno».
I CORSI- Tutti i giorni, per tre ore, i detenuti prescelti mediante un colloquio motivazionale, sono impegnati in varie attività presso la casa circondariale Madonna di Chieti. Con alcuni docenti dell’associazione “Voci di dentro”, in particolare, impareranno ad usare il computer e programmi di grafica per realizzare il giornale Voci di dentro, giunto al 17° numero. Al termine delle 400 ore di corso, ci sarà un’esame finale con l’ottenimento della qualifica di grafico impaginatore. «Il nostro percorso vuole superare il carcere– dichiarano i volontari della Onlus- trasformarlo in un’occasione di recupero della persona per una società migliore. Ed è questa la vera unica sicurezza».
PER SAPERNE DI Più
http://www.vocididentrojournal.blogspot.it/

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