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NAPOLI. Una sanatoria per gli ambulanti di via Bologna, creare nuove aree mercatali contribuire a politiche di integrazione: sono le richieste dei duecento manifestanti, soprattutto migranti, scesi in piazza a Napoli per chiedere maggiore attenzione all’amministrazione comunale. Il mercato multietnico di via Bologna è al centro delle preoccupazioni. L’ordinanza, per assegnare con bando pubblico i 69 posti a ridosso di piazza Garibaldi, è stata ritirata dopo 48 ore dalla presentazione, ma non si fermano le proteste. «La vicenda del mercatino di via Bologna – ha spiegato Ndiaye Elhadji Omar, mediatore culturale in piazza – è solo l’ultimo episodio di un’amministrazione che ha fatto registrare episodi di chiusura nei confronti degli ambulanti. Chiediamo una sanatoria per il mercatino multietnico, speriamo che quell’area sia affidata ai migranti».
IL BANDO – Contro il bando, aperto a tutti i cittadini, avevano alzato la voce la settimana scorsa quattro consiglieri comunali di maggioranza, Vittorio Vasquez e Piero Rinaldi (consiglieri di Napoli è Tua), Sandro Fucito ed Elena Coccia della Federazione della Sinistra. Secondo i consiglieri, la partecipazione libera avrebbe favorito ambulanti che di etnico hanno ben poco. Il bando della discordia è stato poi ritirato.
LE PROPOSTE – In attesa della stesura del nuovo bando, arrivano dai migranti le proposte all’amministrazione comunale. «Chiediamo che siano aperte nuove aree mercatali attrezzate e strutturate – ha concluso Jamal Al Qaddorah, responsabile per l’immigrazione della Cgil – progetti accantonati in passato. Bisogna creare spazi di aggregazione, dove è possibile acquistare prodotti tipici e oggetti etnici. Un modo anche per combattere la contraffazione».

di Stefania Melucci 

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