ROMA. L’idea è di Cittadinanzattiva: realizzare un emendamento per ridurre i controlli straordinari alla ricerca dei cosiddetti “falsi invalidi” e per introdurre la responsabilità dei funzionari Inps in caso di verifiche indebite o di modalità di accertamento illegittime. Grazie alla collaborazione con il Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici,  si punta a modificare l’art.1, comma 83 del ddl stabilità che prevede, per gli anni 2013-2015, ulteriori 450 mila controlli sui titolari di assegni e pensioni di invalidità civile ed handicap. Nel dettaglio il testo, oltre a ridurre il numero dei controlli, introdurrebbe un elemento di “responsabilità per danno erariale” in capo ai funzionari Inps per eventuali verifiche indebite o modalità di accertamento illegittime, attraverso il pagamento di una sanzione amministrativa pari a 500 euro. Una parte di tale sanzione, nella misura di 100 euro, sarebbe destinata al cittadino a titolo di ristoro per il disagio ricevuto e i restanti 400 euro destinati al Fondo per la non autosufficienza.
«Il nuovo piano di verifica rischia di produrre gli effetti nefasti del precedente e cioè spreco di risorse pubbliche senza risultati all’altezza delle aspettative e soprattutto di rendere ancora più difficile per i cittadini l’accesso alle indennità che spettano loro- spiega Tonino Aceti, responsabile nazionale del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAmc-Cittadinanzattiva)-. Tramite questo emendamento, di cui chiediamo l’immediata ricezione ed approvazione da parte delle Commissioni competenti, chiediamo di alleggerire il carico delle verifiche e rendere responsabile l’ente competente, in questo caso l’Inps, non solo dell’attuazione delle stesse ma anche della congruità e legittimità delle verifiche effettuate, perché gli abusi non vadano contro gli interessi del singolo cittadino e delle casse dello Stato».

di W.M.

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