PALERMO – Il sorriso in corsia. A due giorni dal Natale, i volontari-clown dell’associazione «La Casa che sorride», e quelli di «Chi ama la Sicilia» e della «Coccinella Biricchina», fanno visita all’ospedale «Cervello» di Palermo per distribuire palloncini, dolcetti e regalini nei reparti di pediatria, ortopedia pediatrica e hospice (degenza malati terminali). L’obiettivo è quello di portare un po’ d’allegria ai piccoli, costretti assieme ai genitori a trascorrere le festività tra barelle e flebo. «L’iniziativa», spiega Stefania Renna, formatore-clown dell’associazione Casa che sorride, che si autofinanzia con fondi privati, «nasce dalla volontà di aiutare i piccoli degenti a fronteggiare la malattia e i disagi che essa comporta, contribuendo a far sì che affrontino in maniera meno traumatica l’esperienza e a fargli serbare un ricordo meno negativo del periodo di ricovero».
INSEGUENDO PATCH ADAMS – Fra travestimenti, canzoni, gag, ma anche numeri di mimo e magia, i «dottori in allegria» – sulla scia di Patch Adams, il medico americano ideatore della «terapia del sorriso» – irrompono nelle corsie e alleggeriscono l’atmosfera dell’ospedale. «Stiamo realizzando queste attività», dice Salvatore Di Rosa, direttore generale dell’azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, «proprio per dimostrare che è possibile rendere l’ospedale sempre più vicino ai bisogni dei pazienti e che, accanto alle specifiche attività di diagnosi, cura e riabilitazione l’ospedale deve essere un luogo attento alla persona umana nella sua globalità a partire dalle emozioni». Clown ma non solo. Durante le feste natalizie si alterneranno nelle aree di degenza e negli ambulatori anche musicisti, giocolieri e attori, che racconteranno fiabe e allestiranno giochi di gruppo. Uno spazio importante anche quello dedicato alla pet therapy: protagonisti i volontari della cooperativa «Animalmente» Onlus e il nucleo cinofilo della polizia municipale che si alternano ai musicisti e agli attori del coro della scuola del Teatro cristalli di Mario Pupella, «I solisti», «La favola vagante» e del gruppo musicale «Amuri Amuri» e dell’associazione «Il satiro danzante».
da www.corrieredelmezzogiorno.it

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