di Maresa Galli
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NAPOLI. Presso le Catacombe di San Gennaro presentata l’iniziativa “Facciamo un pacco alla camorra” , promossa dalla Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania. Un progetto in rete coinvolge sedici imprese, tra le quali cooperative sociali in prima linea nella denuncia del racket e nell’amore per il proprio territorio martoriato, associazioni e il Comitato Don Peppe Diana. Obiettivo, la promozione di una filiera produttiva etica per la crescita di un’economia sociale sostenibile capace di ridare dignità a chi si è visto scippare i propri cari, il lavoro, il futuro. I prodotti di qualità sono venduti con il marchio NCO, Nuovo Commercio Organizzato, perché è importante riappropriarsi anche delle parole, riutilizzando i beni confiscati alla camorra su “Le Terre di Don Peppe Diana”.
GLI INTERVENTI. Peppe Pagano, responsabile di Nuova Cucina Organizzata, definisce il lavoro collettivo una pianta che cresce con lavoro, sacrifici, cuore e passione per amore della propria terra. Ai giovani dice di non aspettare che altri facciano qualcosa perché non è più tempo di aspettare e delegare. Esistono le risposte e alle istituzioni si chiede di saper ascoltare per poter agire. Geppino Fiorenza, referente regionale di Libera, modera i numerosi interventi della mattinata dove è tangibile l’entusiasmo di quanti sono coinvolti nella crescita civile del territorio che riafferma la propria identità. Il video presentato dal Comitato Don Peppe Diana mostra tante farfalle colorate che nascono da una farfalla, per raccontare il comune sentire e insieme le storie differenti, i tanti prodotti realizzati che possiedono il valore aggiunto della legalità possibili grazie alla legge 109/96 fortemente voluta da Libera. Appassionata la presentazione del rappresentante del Consorzio Nuova Cooperazione Organizzata Simmaco Perillo che racconta l’impegno delle cooperative coinvolte nella creazione di un nuovo modello di welfare per creare un “pacco vecchio, perché parte dalle radici, dalla storia di ognuno di noi. La nostra sfida è quella di aggredire il mercato costruendo insieme comunità libere per realizzare domani un nuovo tipo di impresa”.
IL LIBRO. Intervengono all’incontro l’assessore regionale alle Autonomie Locali Pasquale Sommese, il presidente della Fondazione Pol.i.s. Paolo Siani, il presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità Lorenzo Clemente, il referente del Comitato Don Diana e di Libera Caserta Valerio Taglione, il consigliere regionale della Campania Daniela Nugnes, l’on.Paolo Russo, il commissario regionale antiracket Franco Malvano, il Viceprefetto di Napoli Gabriella D’Orso, che raccontano agli studenti presenti che un altro mondo per loro è già possibile. Nel libro “Facciamo un pacco alla camorra”, a cura di Rosario Esposito La Rossa (Marotta & Cafiero editori) si legge: “il nostro pacco si regge sull’economia degli affetti, rete di funi di sguardi, di reciproche collaborazioni sincere, rete che brilla di nodi che vanno ben oltre il commerciale. Nel pacco ci sono storie importanti,ma prima di tutto umane. Prodotti nati nelle carceri, in beni confiscati, in paesi lontani oggi scenari di scommesse vinte”.

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