ROMA. Il sociale corre in soccorso della politica; ovvero nomi eccellenti del sociale italiano che scendono in campo per risollevare le sorti dell’Italia, o almeno per provarci. Dopo il presidente delle Acli Andrea Olivero, che ha dichiarato di impegnarsi per sostenere l’Agenda Monti , sono tanti i candidati, espressione della così detta “società civile”, a impegnarsi in politica. Nel listino di Sel figurano 23 nomi, 9 dei quali “esterni” alla compagine dirigenziale del partito. Tra questi, sono presenti Roberto  Natale, presidente della Fnsi e socio fondatore di Articolo 21. Natale si è sempre caratterizzato per un forte impegno in campo sociale, soprattutto per quel che concerne i temi dell’etica, del disagio mentale, dell’immigrazione. Altro nome illustre è quello di Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), da anni in prima linea per fronteggiare e risolvere le emergenze legate ai flussi migratori e alle conseguenti derive discriminatorie. Altro nome importante nel listino di Sel è quello di Giulio Marcon, presidente di Sbilanciamoci!. Sul sito della campagna, in una lettera dal titolo “Possiamo cambiare strada”,  Marcon ha illustrato i motivi della sua decisione. Sempre per Sel, da ricordare anche Pape Diaw, portavoce della comunità senegalese di Firenze, scelto da Nichi Vendola nel listino blindato. Diaw ha svolto e continua a svolgere un ruolo importante, soprattutto dopo l’uccisione a Firenze, più di un anno fa, di due venditori ambulanti senegalesi. Nelle liste del Pd, invece a candidarsi è il presidente nazionale della Uisp, Filippo Fossati. A Roma, ha preso oltre 6800 preferenze Ileana Argentin. La Argentin, prima di diventare parlamentare e assessore comunale, è stata tra le altre cose presidente della Uildm Roma, membro del direttivo nazionale della Fish, membro della Consulta cittadina sull’handicap e presidente del COES Onlus. Nelle liste di “Rivoluzione civile” del magistrato siciliano Antonio Ingroia diversi i volti noti del Terzo settore. A partire da Gabriella Stramaccioni, direttrice di Libera, passando per Franco La Torre, presidente di “Flare” la rete internazionale contro le mafie, e finendo con Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace.

di Walter Medolla

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