PADOVA. Gli adolescenti saranno seguiti per 8 anni e ogni 12 mesi verranno diffusi i dati raccolti su amicizie, famiglia, scuola, tempo libero. La ricerca avviata in provincia di Padova, si propone di capire cosa accade ai ragazzi per dare risposte a genitori e insegnanti. I risultati del progetto saranno diffusi almeno una volta all’anno. Lo studio si chiama “Crescere”, acronimo di “Costruire Relazioni ed Esperienze di Sviluppo Condivise con Empatia, Responsabilità ed Entusiasmo”, realizzato dalla Fondazione Emanuela Zancan onlus e dal De Leo Fund, insieme alla Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo e alla Camera di Commercio di Padova (co-finanziatori dello studio). La ricerca, presentata oggi a Padova, si propone di capire cosa accade ai ragazzi, nella scuola, in famiglia, nel gioco e nel tempo libero, per dare risposte ai genitori, agli insegnanti, a quanti hanno a cuore la necessità di garantire ai ragazzi opportunità per crescere. Grazie alla collaborazione delle conferenze dei sindaci delle Ulss 15, 16 e 17 e di una parte significativa dei comuni della provincia, saranno estratti con una procedura di campionamento casuale dalle liste anagrafiche i nominativi di mille ragazzi di 11 anni (su una popolazione di riferimento di 8.654 ragazzi). «Lo studio ci aiuterà a capire come si studia, si cresce, si affrontano i compiti di sviluppo, si vive in famiglia, si gestiscono i problemi di apprendimento e di salute, come ci si prepara al lavoro, come si partecipa e si diventa grandi» sottolinea il direttore della Fondazione Zancan, Tiziano Vecchiato, che paragona la ricerca a una grande opera. «Ci vuole coraggio, tempo, bisogna saper investire tante energie. Nel sociale dobbiamo imparare guardare oltre le difficoltà immediate, oltre gli utili a breve, co-investendo». Il direttore del De Leo Fund, Diego De Leo, evidenzia che «la particolarità di questo studio è che offre una prospettiva a 360 gradi sulla crescita, indagando aspetti finora inediti. È anche un’occasione per aiutare le famiglie nel difficile compito di essere genitori». Il presidente della Camera di Commercio di Padova, Roberto Furlan, sottolinea come «una ricerca di questo tipo può contribuire a capire tempestivamente i cambiamenti attitudinali, relazionali e di avvicinamento al mondo del lavoro».

di Mirella D’Ambrosio

PER SAPERNE DI PIU’
www.fondazionezancan.it/news.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui