NAPOLI. Coltivare la terra per riscoprire i suoi sapori, da oggi anche a scuola. In un plesso di periferia, tra palazzoni grigi della zona orientale di Napoli, sono gli studenti ad armarsi di zappa e vanga per piantare pomodori e melanzane, insalate e scarole. Nell’istituto professionale Sannino di Ponticelli, studenti, docenti e personale tecnico hanno deciso di “bonificare” un piccolo terreno per creare un vero e proprio “orto didattico”. Nessun additivo, solo tanta pazienza, prima di raccogliere i prodotti della terra e portare in tavola gustosi piatti. «Questo è il nostro futuro»: così commenta uno studente dell’istituto di Ponticelli, dopo aver rimosso le erbacce dalla terra.
TURNI PER LAVORARE LA TERRA.  Con tanta passione, compatibilmente con gli orari di lezione, in piccoli gruppi hanno diviso il lavoro. La prima C di enogastronomia ha iniziato i turni per ripulire la terra da pietre ed erba infestante, poi via alle piante e innaffiatura con gli assistenti tecnici Ciro Oligo, Giuseppe Di Sarno e Marina Cotone, coordinati dal docente Pasquale Colella. Spetta agli studenti di quinta curare la terra e portare in tavola le primizie coltivate.
OBIETTIVI FUTURI. L’iniziativa è sostenuta da Legambiente Campania e dall’Aiab, Associazione italiana per l’agricoltura biologica, che a fine aprile farà un convegno all’interno della scuola. «Abbiamo portato avanti questo progetto con tanta passione – spiega il coordinatore Pasquale Colella – facendo un gioco di squadra. Aspettiamo di assaggiare un sughetto fatto con i pomodori coltivati direttamente a scuola. Al momento abbiamo sistemato solo una parte del terreno, vogliamo estendere le coltivazioni. Aspettiamo un piccolo contributo da chiunque voglia donarci piante o semi». Non solo primizie della terra, occhio anche al riciclo. Il prossimo obiettivo degli studenti è creare una piccola compostiera. Un modo per trasformare i rifiuti organici in un fertilizzante naturale, adatto al piccolo orto.

di Stefania Melucci

 

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