ROMA. L’immagine che emerge dai dati rilevati in Italia sul consumo e abuso di alcol è quanto mai allarmante, specie per il cambiamento delle abitudini della popolazione: ad esempio, è stato rilevato che l’avvicinamento dei giovanissimi alle sostanze alcoliche avviene già dagli 11 e l’assunzione non moderata da parte di over 65 è incrementata negli anni anche tra le donne; ancora, la diffusione del binge drinking nordeuropeo (l’abbuffata alcolica per raggiungere rapidamente uno stato di forte ebbrezza) rappresenta l’ultima moda tra i trentenni.
Aprile è il mese della prevenzione alcologica: in quest’ottica si è mobilitata anche l’Associazione Italiana AICAT, operante da oltre 20 anni sul territorio nazionale con il metodo messo a punto dal dottor Vladimir Hudolin. Nello Baselice, presidente nazionale di AICAT, ci parla del metodo particolare e della prevenzione.
Che cos’è AICAT?
AICAT è l’associazione italiana dei clubs alcologici territoriali che si occupa del recupero di alcolisti e che è presente in tutte le province italiane con una maggiore concentrazione nel centro nord. Ad oggi abbiamo 2000 comunità multifamiliari attive, con oltre 20.000 famiglie impegnate nella liberazione da alcol.
Chi è più incline all’abuso di alcol?
In proporzione la fascia d’età compresa tra i 30 e i 35 anni è quella in cui il problema dell’alcolismo è maggiormente diffuso, ma si trovano nuovi picchi tra gli anziani le fasce dei giovanissimi.
Che cos’è un club e come funziona la sua attività?
Il club è una comunità costituita da 10 -12 famiglie, in cui un membro o più soffra di disagi derivanti dal consumo non moderato di alcol. Tutte le famiglie di ciascun club si riuniscono con cadenza settimanale nelle sedi di associazioni, centri sociali o parrocchie e ciascun incontro è coordinato da specialisti per facilitare il dialogo e la comunicazione. Una figura chiave dell’incontro è costituita da un ex-alcolista, spesso un professionista, che, abbandonato l’uso di sostanze alcoliche porta la sua testimonianza e il suo supporto al club, facilitando la comunicazione e fungendo da esempio per coloro che vogliono recuperare uno stile di vita sano ed equilibrato.
E il costo?
Praticamente zero, sia per le famiglie sia per il Servizio Sanitario Nazionale.  Non ci sono quote di iscrizione o quote partecipative perché basiamo la nostra attività sulle offerte spontanee, l’autofinanziamento delle famiglie e il 5‰.
Quali sono le percentuali di successo del metodo Hudolin?
Per fortuna i risultati sono soddisfacenti: dopo un percorso completo di cinque anni nel 70% dei casi il rapporto con l’alcol viene chiuso definitivamente. Inoltre dopo due anni dalla terapia viene interrotta anche la terapia farmacologica o la somministrazione di sostanze psicoattive. Ciò determina un distacco completo da sostanze alcoliche e droghe.
Aprile è il mese della prevenzione alcologica. Come si adopererà AICAT?
L’associazione è sempre impegnata nella prevenzione e nella sensibilizzazione verso i problemi alcologici, con iniziative e campagne di informazione nelle sedi AICAT. In occasione del mese della prevenzione, oltre che nelle sedi, saremo impegnati nelle piazze italiane domenica 15 aprile con gazebo in cui forniremo materiale informativo e faremo degustare bevande analcoliche alla popolazione.
Maggiori Informazioni
Il sito di AICAT http://www.aicat.net/cms/

di Claudia Di Perna

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui