ROMA. Il fatto non sussiste. Assoluzione con formula piena per Claudio Tosi, fermato ieri durante il Roma Social Pride. L’operatore del Cesv, Centro Servizi per il Volontariato del Lazio, presidente dell’associazione Cemea del Mezzogiorno, si era regolarmente registrato per assistere ai lavori assembleari degli Stati generali del Welfare e della Famiglia, era stato portato in Commissariato perché, secondo le forze dell’ordine, trovato con una fionda e con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Oggi l’udienza. «Siamo molto contenti di come si è risolta la situazione», commenta Francesca Danese, presidente del Cesv, ma «resta il fatto – continua  – che bisogna interrogarsi a lungo su quanto è accaduto». Claudio Tosi, che al momento dell’ingresso all’Auditorium Antonianum aveva con sé solo il materiale necessario ai laboratori che avrebbe dovuto condurre ieri pomeriggio al Cemea, ha passato la notte trattenuto alla Questura centrale di Via Genova, a Roma. «Questi sono avvenimenti che accadono – aggiunge Danese – perché siamo in una società che ha paura di tutto e soprattutto del dialogo. Anche al di là della vicissitudine personale di Claudio Tosi, ieri è andata perduta un’occasione importante: gli Stati generali del Welfare e della Famiglia avrebbero dovuto essere un luogo di dibattito, un’occasione di partecipazione e coinvolgimento. Al contrario, si sono trasformati in una sorta di fortino, in cui la tensione ha impedito una partecipazione e un confronto costruttivi».

di Luisa Corso

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