di Giuliana Covella
ROMA. Per alcuni è solo un’abitudine di vita. Per altri una necessità primaria. Per altri ancora è lo specchio dell’anima. Ma c’è qualcuno per cui il cibo rappresenta la comunicazione per eccellenza, un modo di essere, di scambiarsi opinioni ma soprattutto la possibilità di fare beneficenza curando nei minimi particolari la preparazione dei piatti forti della tradizione culinaria campana. È così che Antonella Comite e Paola Lanini, amiche e socie da oltre vent’anni e fondatrici dell’associazione “Cuoche che passione!”, intendono la passione per la cucina. Amiche da sempre (si sono conosciute nel lontano 1982 sui banchi dell’Institute Français de Naples), le due “cuoche per passione” hanno fatto dell’amore per la gastronomia un lavoro all’insegna della solidarietà. Ecco allora che le loro cene, banchetti, catering per eventi culturali, istituzionali e non, diventano l’occasione per accompagnare il pubblico dei buongustai alla scoperta dei piatti tradizionali della cucina campana, aiutando chi soffre. «La nostra – spiegano – è una cucina basata sui sapori delle nostre origini napoletane ma contaminata dalla continua curiosità e dal desiderio di innovazione».
IL MENU’. Nel menu di Paola e Antonella non possono dunque, mancare, i manicaretti dell’arte culinaria nata secoli e secoli fa all’ombra del Vesuvio: baccalà fritto, pizze ripiene di ciccioli e ricotta, la genovese, l’immancabile ragù, pasta e fagioli e dolci leccornie come il babà di casa nostra. Ma ai piatti della coloratissima e gustosissima cucina della Campania felix si accompagnano i menu delle altre regioni d’Italia, che la coppia di chef in gonnella offre ai suoi clienti: dalla Puglia, alla Calabria, alla Sicilia portando in tavola primi, secondi e dolci tipici delle tradizioni locali. Un vero e proprio lavoro che ha tuttavia una particolarità: il catering curato da Paola e Antonella ha sempre uno scopo benefico, come spiegano loro stesse: «Siamo molto impegnate nel sociale. Vero è che il nostro è un lavoro, ma abbiamo voluto fare una scelta precisa abbracciando progetti di solidarietà, in particolar modo occupandoci di bambini. Una delle ultime iniziative cui abbiamo aderito riguarda i bimbi di Beslan, la piccola cittadina osseta che nel settembre del 2004 fu teatro di una strage in cui morirono 186 minori, tra cui neonati. Abbiamo incontrato l’attore Ferdinando Maddaloni pochi mesi fa ed abbiamo sposato il suo progetto “Una videoteca per Beslan”. In pratica cucineremo per i piccoli del villaggio russo unendo la nostra arte a quella di Maddaloni, che proporrà la performance teatrale “Ristoranteatro”».
Il prossimo appuntamento con la solidarietà per le due cuoche è fissato per il 16 novembre a Roma, dove cucineranno per circa sessanta persone, offrendo ai commensali menu campani teatralizzati: ciascuno potrà degustare le specialità culinarie alternandovi un particolare “assaggio” di teatro. Costo per ciascun partecipante: 25 euro, il cui ricavato sarà devoluto per “Una videoteca per Beslan”.

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