di Francesco Adriano De Stefano
VARESE. Rinuncia alle slot machine e investe su formaggi, vini e birre artigianali. Questo è l’esperimento che, al Crazy Pub di Casorate Sempione, ha portato un notevole aumento della clientela. « Non potevamo far finta di niente nel vedere padri o madri di famiglia rovinarsi –spiega Luca Boschiroli, uno dei due titolari- Il guadagno netto dalle macchinette era di circa 400 euro alla settimana. Ne faremo a meno ».
LA DIPENDENZA. I gestori già nel novembre scorso, avevano preso la decisione di eliminare le slot machine.« Era come avere un angolo buio nel pub – spiega -, con persone che si arrabbiavano per le perdite. Ho visto mogli o figli venire nel locale per riprendersi il marito o il padre che passava le giornate a buttar via soldi. Noi chiudiamo alle due di notte e arrivavano giocatori che avevano perso soldi altrove e speravano di rifarsi da noi». Il rapporto quotidiano con i clienti-giocatori ha fatto diventare testimoni di come si diventa dipendenti dal gioco «Avevamo clienti che hanno iniziato a giocare qualche euro per scherzo, quasi per noia -aggiunge Luca- E poi pian piano hanno puntato sempre di più ». Dove prima si giocava alle “macchinette” oggi c’è uno scaffale con vari tipi di vino e 40 birre artigianali. Il rischio economico è stato alto, ma la nuova attività ha portato un target diverso di utenti. “Abbiamo perso dei clienti ma ne abbiamo guadagnati altri – specifica Luca – ma il lavoro è aumentato”.
L’APERITIVO. Per sabato 5 maggio, alle ore 11, il Crazy Pub ha organizzato, insieme all’associazione And (Azzardo e nuove dipendenze), un “aperitivo libero dal gioco d’azzardo”. All’evento saranno presenti Paolo Canova e Diego Rizzuto, matematico e fisico, che dimostreranno calcoli alla mano la difficoltà e le scarse probabilità di vincere. « Il nostro obiettivo è che altri seguano l’esempio – afferma Daniela Capitanucci, presidente di And – aderendo alla nostra campagna che vuole rendere liberi i locali dai giochi d’azzardo».
