NAPOLI. L’importanza di attivare qualificati interventi di sostegno nei confronti delle adozioni, prolungare nel tempo questi interventi di sostegno, fare in modo che le azioni siano curate da personale qualificato. Sono alcune delle proposte che arrivano da un documento del Cismai (coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia), presentate stamattina a Marigliano in occasione del primo Festival dei Diritti dei Ragazzi.
VADILONGA. Francesco Vadilonga, psicologo e psicoterapeuta, ha spiegato nel corso del suo intervento che “l’impatto con il bambino traumatizzato mette a dura prova le capacità affettive e relazionali dei genitori adottivi e può provocare, nei casi più gravi, restituzioni, rifiuti e espulsioni”. Per questo motivo è necessario attivare “qualificati interventi di sostegno, a cura di personale che tenga conto sempre delle specificità dell’esperienza adottiva, che si prolunghino oltre il primo anno di arrivo del minore” perché delle criticità possono emergere anche successivamente. I bambini traumatizzati e le loro famiglie, si legge nel documento del Cismai, hanno il diritto di essere presi in carico e supportati da servizi competenti. Una ricerca del 2005 ha evidenziato infatti che il 55% dei bambini adottivi ha un attaccamento insicuro rispetto al 38% del campione dei bambini non adottati. Il 33% dei bambini adottati ha attaccamenti disorganizzati, rispetto al 14% dei non adottati.
PROTEGGERE. Ciò significa che un terzo dei bambini adottati rientra nell’ampia cornice diagnostica dei disordini dell’attaccamento strettamente correlata alle esperienze traumatiche vissute prima dell’adozione, nel contesto della famiglia biologica o in quella sostitutiva o nel contesto istituzionale. Occorre quindi lavorare insieme per la prevenzione e la protezione dei bambini dalla violenza. E proprio in questa direzione va vista la fiaccolata per i diritti in programma domani alle 17 con appuntamento nel piazzale della Parrochia di San Marcellino. Parteciperanno le scuole, alcune bande musicali, gruppi folkloristici, associazioni, famiglie e soprattutto i bambini, protagonisti assoluti di queste giornate.

di Mirko Dioneo

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