Connettiti con noi

Multimedia

Salvatore e la sua “Miniera”: ai Quartieri Spagnoli l’arte è figlia del riciclo

Pubblicato

il

Ascolta la lettura dell'articolo

Creare opere d’arte con materiali riciclati, molto spesso recuperati dalla strada, oggetti di piccole mostre e utilizzati per abbellire le strade dei Quartieri Spagnoli e di altri pezzi di Napoli in nome del bene comune. È quanto porta avanti oramai da tempo e sempre con successo il laboratorio Riciclarte di Salvatore Iodice, presidente dell’associazione Miniera che si impegna soprattutto per i giovani del centro storico di Napoli. «Queste opere vengono esposte in strada e vendute in cambio di piccole offerte, anche se valgono di più di quanto possano pagarle le persone», afferma Iodice che poi aggiunge: «Nel laboratorio esiste una mostra permanente di quasi 200 opere. Ogni volta che arriva qualcuno, la mostra diventa diversa perché qualcuno acquista quanto esposto». Fucina di idee, Miniera guarda già al prossimo progetto che si chiamerà “Ri-scatto’’ dedicato a bambini e giovanissimi dagli 8 ai 16 anni. «Porteremo i ragazzi dei Quartieri Spagnoli a Forcella in modo che possano fotografare quel quartiere – spiega Iodice – Lo stesso faremo con i ragazzi di Forcella: li porteremo ai Quartieri Spagnoli ritraendoli in fotografia. Il tutto, poi, sarà oggetto di una mostra o al Rione Sanità o in un altro posto di Napoli». L’obiettivo, conclude Salvatore Iodice dell’associazione Miniera, è di «eliminare l’idea dei confini nella stessa città. Vogliamo fare in modo che i ragazzi alzino gli occhi cercando dei particolari a cui magari non facevano caso».

di Antonio Sabbatino

Agenda

medolla 4 giorni fa

NATALE AL TELEFONO CON CHI È SOLO: TORNA LA NON STOP DI TELEFONO AMICO ITALIA

medolla 5 giorni fa

Legambiente presenta dossier Comuni ricicloni in Campania

Gravetti 2 settimane fa

Il volontariato fa bene alle competenze, alle relazioni e alla fiducia

medolla 2 settimane fa

Giornata internazionale delle persone con disabilità, Unicef: “Pari opportunità per tutti”

Salta al contenuto