Tappa partenopea del tour italiano della piccola Amal, la bambina-marionetta siriana di nove anni, senza madre e in fuga dalla guerra. Amal, che significa “speranza” in arabo, è una marionetta alta tre metri e mezzo, che sta girando l’Europa con il progetto the Walk, “il Cammino”, un festival internazionale itinerante di arte e speranza a sostegno dei rifugiati.

The Walk è il lungo viaggio che la Piccola Amal, il cui nome in arabo significa Speranza, compirà alla ricerca di sua madre. Durante i 4 mesi del suo lungo cammino, la Piccola Amal, una marionetta alta tre metri e mezzo che rappresenta una bambina siriana rifugiata di 9 anni, creata dalla Handspring Puppet Company, partirà dal confine tra Siria e Turchia per arrivare come ultima tappa nel Regno Unito.

Prima un giro tra i vicoli di Forcella, dove la marionetta è stata accolta dalle note della piccola orchestra di Forcella, promossa da L’Altra Napoli onlus, e dalla Scalzabanda, poi la tappa all’esterno della Casa di vetro dove i bambini del centro educativo hanno potuto incontrare la piccola Amal.

Nella giornata di oggi la marionetta viene accolta da un gruppo di tammorre coordinate da Valentina Ferraiuolo e dal canto di Marcello Colasurdo. La sua reazione è vulcanica e spontanea: perde la pazienza e può finalmente lasciarsi andare alla sua ribellione di bambina con passi di una danza antica. Le tammorre la accompagnano e la calmano e Amal entra nel cortile di un Palazzo che fu di tanti Re, dove trova la casetta in legno di Rosa Parks e tante ragazze e ragazzi che suonano e cantano per lei. Sono il Coro di Voci Bianche, diretto da Stefania Rinaldi, del Teatro di San Carlo e l’orchestra Sanitansamble diretta dal maestro Paolo Acunzo.

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