Con la tenacia e il cuore, anche le situazioni più complicate arrivano alla positiva risoluzione. Antonella, la senza fissa dimora del quartiere Bagnoli che viveva tra escrementi e sporcizia dimenticata da tutti tranne che da Angela Sorge, la volontaria che aiuta autonomamente i meno fortunati, ha trovato un tetto: la donna è infatti ora ospitata dalle Suore Madre Teresa di Calcutta di Napoli che ha al suo interno servizio docce e mensa. Il merito principale è proprio di Angela, che alla nostra testata aveva raccontato la sua attività filantropica portata avanti quasi in solitaria esternando la preoccupazione per la condizione fisica e psicologica a dir poco difficile della clochard di Bagnoli. È stata proprio la Sorge a mantenere alto il livello di attenzione sulla storia di Antonella e anche Comunicare il Sociale ha dato il suo contributo chiedendo l’intervento dell’Unità di Strada del Comune di Napoli e di Maria De Marco, presidente della società comunale dei rifiuti. Prima una pulizia dell’area in cui Antonella sopravviveva e poi la presa in carico dei servizi comunali alla persona ed ecco che il percorso di recupero fisico e psicologico della donna ha trovato piena attuazione con il trasferimento dalle suore un riparo presso le suore. Ovviamente, nulla sarebbe stato possibile senza la guerriera Angela dimostrazione pratica che l’empatia umana abbia ancora un posto importante nel mondo. Ogni giorno, la Sorge portava cibo, coperte, indumenti ad Antonella recalcitrante ad abbandonare quel posto così degradante per la dignità umana. Ora, si spera definitivamente, c’è chi si prenderà cura di lei. «Sono davvero contenta, ce l’abbiamo fatta – afferma Angela – Ringrazio l’Unità di Strada del Comune di Napoli, la presidente di Asìa Maria De Marco e gli altri che mi hanno ascoltata. Io porto avanti la mia missione di solidarietà per chi sembra non avere un avvenire. Esorto le istituzioni, le associazioni, i vari enti a fare sempre di più perché sul territorio di Napoli e provincia sono tantissime le persone bisognose d’aiuto». E Angela sarà lì a sostenerle arrivando con la propria auto piena di alimenti e vestiti, senza guardare l’orologio o il portafoglio.

di Antonio Sabbatino

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