
LE REGIONI- Dalla Sicilia alla Campania, dalla Puglia alla Calabria, attraversando il Lazio per arrivare al Nord Italia, sui quei beni che una volta erano “cosa loro”, i giovani diventano “protagonisti” con un impegno concreto di responsabilità e condivisione. L’obiettivo principale dei campi di volontariato e di formazione sui beni confiscati alle mafie è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalità democratica e giustizia sociale che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. L’attività dei campi di lavoro si svolge su vari momenti: il lavoro agricolo o attività di risistemazione del bene, lo studio e l’incontro con il territorio per uno scambio interculturale. Volontari incontreranno e si confronteranno con i familiari delle vittime di mafia, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni e con gli operatori delle cooperative sociali .
I NUMERI- “E!state Liberi” non è solo studio e volontariato, è un viaggio collettivo. È il “noi” che si concretizza, si materializza e diventa impegno. Lo scorso anno hanno partecipato a Estate Liberi migliaia di volontari, con 150 settimane di formazione in 13 regioni. Centocinquanta settimane di “palestre di cittadinanza”, dove si impara attraverso il lavoro quotidiano che democrazia e giustizia sociale si fondano, soprattutto, sulla cooperazione e l’impegno di ciascuno, propensione alla vita di gruppo e voglia di collaborazione.