Parma Patto di responsabilità - Copia

PARMA – Prende il via il dispositivo della delibera della Giunta Comunale con cui si offrono opportunità lavorative occasionali ai disoccupati, in vista del loro reinserimento nel mercato del lavoro. Disoccupati o inoccupati saranno temporaneamente impiegati per la manutenzione del verde e del decoro urbano, in funzione anti degrado, questo grazie ad un progetto che l’Amministrazione comunale ha approvato e che prevede il coinvolgimento di cooperative sociali di tipo B (che nello svolgimento delle loro attività come fine quello del reinserimento nel mercato del lavoro delle fasce deboli). Saranno circa una decina di persone disoccupate, e verrà effettuato uno stanziamento di 200 mila euro da parte del Comune.

LE DICHIARAZIONI – Il reinserimento lavorativo rientra in un discorso molto più ampio e del tutto nuovo per le nostre amministrazioni. Il progetto, presentato a luglio dall’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Parma, Laura Rossi, riguarda una completa ristrutturazione del funzionamento di nuovo welfare a Parma. Un percorso che pone come obiettivo la crescita di una nuova comunità responsabile, cittadini possibili amministratori di se stessi. Un vero “ patto di responsabilità” tra le istituzioni e i cittadini, è questa l’idea che sta alla base del nuovo piano per accedere ai contributi sociali, elaborato dall’amministrazione.

In che consiste: chi si rivolgerà ai servizi avrà diritto di essere aiutato, ma a chi può, verrà richiesta una forma di restituzione verso la comunità, in base a capacità e interessi. “Le persone che si rivolgono ai servizi hanno un diritto a essere aiutate – dichiara l’Assessore L. Rossi – ma esiste anche un dovere di restituzione, una responsabilità verso la comunità, ognuno in base alle proprie possibilità. Questi ultimi possono essere anche uno strumento per reinserire persone disoccupate e per ridare dignità a chi ha perso il lavoro “. Il dovere di restituzione cui fa riferimento l’assessore si può declinare, per chi è nelle condizioni di sostenerlo, in termini di tempo o di risorse ma anche di lavori socialmente utili a favore della comunità. “L’obiettivo – continua l’Assessore – è una comunità più coesa, attiva e capace di darsi da fare senza delegare tutto al pubblico.Da parte nostra cercheremo di fare da stimolo e porre maggiore attenzione nei quartieri più sguarniti. Il Comune si fa poi carico della parte di formazione per gli operatori che “dovranno imparare a fare un lavoro di comunità insieme ai volontari”. Una sorta di una nuova ‘banca del tempo della solidarietà’ per i cittadini di Parma. Il documento – l’amministrazione comunica – è il risultato di un processo partecipativo, collaborativo e democratico verso tutta la comunità che ha visto protagonisti sia il personale interno, gli operatori del settore, che tutti gli stakeholders: associazioni, cooperative, enti del non profit, fondazioni e istituzioni, e i cittadini tutti”.

IL VOLONTARIATO AL CENTRO – Nell’attesa dei primi risultati del “patto” abbiamo chiesto ad Arnaldo Conforti, Direttore Forum SolidarietàCSV Parma, un suo commento e le attese: Come Centro di Servizi per il Volontariato seguiamo con molto interesse il progetto Patto di Responsabilità promosso dal Comune. Vediamo questa iniziativa come un tassello potenzialmente ben inserito in una visione più complessiva di sviluppo di comunità che si pone strategica, in  questo momento storico,  frutto anche di un confronto costruttivo tra amministrazione, cittadini e terzo settore.Quello che è richiesto oggi non è più il lavoro di comunità degli anni 80-90 volto a includere una minoranza di persone marginali alla società; oggi i cittadini in condizioni di vulnerabilità sono aumentati. Larghe fasce di popolazione pur partendo da una condizione economica “normale”, scivolano silenziosamente verso la povertà e la solitudine.Tutto ciò comporta un lavoro enorme che non può essere portato avanti senza la collaborazione di tutta la società.La sfida in questo momento è convincere tutti di essere parte e responsabili di una comunità.Nessun oggi non può sottrarsi alla chiamata di dare il proprio apporto”. 

di Paola Amore

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