NAPOLI. Era del tutto priva di autorizzazioni la casa di cura sequestrata dai carabinieri a Terzigno: ufficialmente la struttura era un istituto di riposo per anziani ma nella realtà ospitava diciassette malati, alcuni dei quali anche in gravi condizioni. Schizofrenia, depressione, demenza senile: queste alcune delle patologie di cui soffrivano i degenti. E tuttavia nell’edificio (che si trova in via Carpiti, a due passi dalla strada panoramica che conduce al Vesuvio) non lavoravano né infermieri, né operatori socioassistenziali. La titolare faceva venire ogni tanto un medico per visite periodiche ma i militari hanno rilevato che anche la somministrazione dei farmaci non avveniva in modo regolare. I carabinieri hanno agito assieme ai colleghi del Nas (il nucleo antisofisticazioni) e ai medici dell’Asl, che hanno provveduto a visitare i degenti. La direzione della struttura è stata affidata temporaneamente agli assistenti sociali del Comune di Terzigno, mentre la rappresentante legale, una donna di 50 anni, è stata denunciata alla procura di Nola.

di Davide Domella

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