BARI – Un anno di contratto di solidarietà a partire dal prossimo 10 giugno. In casa Feltrinelli è tempo di sacrifici necessari a rilanciare la più grande catena di negozi di libri e musica d’Italia (previsti anche investimenti). Il 24 aprile scorso, infatti, è stato sottoscritto l’accordo tra azienda e sindacati (da discutere nelle assemblee con i lavoratori) che interessa i 1.378 dipendenti dei 102 punti vendita dislocati su tutto il territorio nazionale (tra le società Librerie Feltrinelli, Finlibri e Librerie delle Stazioni).
I GRANDI STORE – Il contratto di solidarietà riguarderà 63 punti vendita per 1.086 dipendenti (l’esubero prospettato era di 106 unità e 183mila ore). La percentuale di minor lavoro prevista sarà mediamente del 12,2% con un tetto massimo del 18% (circa 21 ore al mese in meno). Si passa da un minimo del 2,5% per gli store di Alessandria, Caserta, Cremona, Cesena, Piacenza, Pistoia, Udine e Verona a un massimo del 18% per quelli di Roma e Pescara (poco meno del 18% per i punti vendita di Milano, Napoli e altri due di Roma).
 
LE GALLERIE COMMERCIALI – Il contratto di solidarietà riguarderà 28 punti vendita per 199 dipendenti (l’esubero prospettato era di 11 unità). La percentuale di minor lavoro prevista sarà mediamente del 7% con un tetto massimo anche in questo caso del 18%. Si passa così da un minimo del 2,5% per i «village» di La Spezia, Catania, Milano (Corvetto) Ponte Cagnano, Cesano Boscone, Bari (Santa Caterina), Reggio Emilia e Basiliano a un massimo del 18% per Torino (Lingotto).
LE STAZIONI – Interessati sono 11 punti vendita per 93 dipendenti (l’esubero prospettato era di 8 unità) degli store nelle stazioni. La percentuale di minor lavoro prevista è mediamente del 10,7% con un tetto massimo del 15% (da un minimo del 2,9% per Olbia a un massimo del 14,6% per Milano stazione).
IN PUGLIA – In Puglia sono operativi il mega store di Bari e due gallerie commerciali (Bari-Santa Caterina e Casamassima-Auchan). Nel primo caso al 24 aprile scorso figuravano 39 dipendenti ai quali sarà applicata la solidarietà al 15,7%. Nelle gallerie la riduzione è del 2,5% (Bari, 5 dipendenti) e del 6,9% (Casamassima, 10 unità).
LE MOTIVAZIONI – L’azienda in un incontro del 19 febbraio scorso aveva snocciolato numeri che indicavano un calo delle vendite (pari a 10,5% in due anni) denunciando l’andamento critico di 66 punti vendita e ipotizzando la chiusura di 15 librerie nei 12-24 mesi successivi (esuberi di 130 unità). L’obiettivo per mettere in sicurezza il gruppo, quindi, è di risparmiare di 4,3 milioni in 12 mesi (pari a 216mila ore).

Vito Fatiguso (da corrieredelmezzogiorno.it)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui