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Spada, fioretto e sciabola: in pedana la scherma senza barriere

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foto1FOGGIA – Sono arrivati dalla Sicilia, dal Lazio, dalla Puglia per tirare di scherma in carrozzina. Spada, fioretto, sciabola. Senza ostacoli e barriere. Gli è bastato indossare la maschera, impugnare l’arma affilata e toccare l’avversario. Ed alla fine, hanno vinto tutti. Perché come ha detto di recente Luca Pancalli, presidente del Cip (Comitato italiano paralimpico), nello sport i giovani con disabilità possono trovare un loro spazio. Lo sanno bene gli schermidori con disabilità motoria che nel fine settimana sono saliti sulle pedane allestite nel Palasport Comunale “Falcone e Borsellino” di San Severo, per sfidarsi nella seconda prova zonale del Centro Sud riservata gli atleti della Paralimpica.
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IL GRAN PRIX – La manifestazione rientrava nell’ambito del Gran Prix “Kinder+Sport”, l’evento sportivo che la Federscherma italiana ha assegnato per il quinto anno consecutivo al Club Scherma San Severo. Sulle pedane, dunque, oltre a circa 400 atleti Under 14 di sciabola maschile e femminile, si sono misurati per la prima volta anche una quindicina «di atleti in carrozzina, accompagnati dallo staff tecnico e sanitario, per disputare la seconda prova zonale del Centro Sud ed Isole – spiega Matteo Starace, presidente del Club Scherma San Severo – . Una manifestazione agonistica che ha messo in luce l’importanza dello sport per le persone con disabilità come momento di aggregazione, di partecipazione. Specialmente per i più piccoli. Non a caso, – prosegue Starace – come slogan dell’evento abbiamo scelto “Lo sport ha bisogno di voi”, proprio per rafforzare l’idea che attraverso l’attività fisica tutti possono tirare fuori i loro talenti, le loro qualità».
SCHERMA PER TUTTI – Con le carrozzine fissate alle pedane per mezzo dei ganci, che scorrevano sui binari permettendo l’avvicinamento o l’allontanamento degli atleti prima dell’assalto, gli schermidori si sono affrontati nelle tre armi previste: spada, fioretto, sciabola. « È stata un’esperienza nuova ed entusiasmante anche per noi, perché non avevamo mai ospitato questa tipo di competizione Paralimpica – aggiunge Starace – . Ma l’emozioni vissute in questi due giorni, ci hanno già spinto a dare alla Federscherma la piena disponibilità ad organizzare altri appuntamenti riservati alla scherma in carrozzina». E per ampliare la platea di atleti con disabilità desiderosi di impugnare una delle tre armi, Giorgio Scarso, presidente della Federazione Italiana Scherma, annuncia che «attraverso una tecnologia dedicata è in atto la sperimentazione per la scherma per non vedenti. Un’altra evoluzione per rendere accessibile lo sport, e la scherma in particolare, a tutti».

Di Emiliano Moccia

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