ROMA. Ancora sostanze-killer per le api. Nel rapporto “Api in declino” di Greenpeace, infatti, si evidenziano dei pesticidi che andrebbero vietati quanto prima. «L’adozione da parte della Commissione Ue del bando temporaneo è una buona notizia-commenta Federica Ferrario, responsabile della campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace Italia-  ma rimane solo il primo passo per la salvaguardia delle api. Le tre sostanze oggetto della sospensione, Imidacloprid e Clothianidin prodotti dalla Bayer e Thiamethoxam di Syngenta-  non sono gli unici pesticidi killer della api»

GRANDE IMPORTANZA. L’ operato di questi insetti è insostituibile. Senza l’impollinazione svolta dalle api e dagli altri impollinatori, interi ecosistemi e la produzione di cibo sarebbero danneggiati. La stima più recente dei benefici economici a livello globale legati all’impollinazione ammonta a circa 265 miliardi di euro. Imidacloprid, Clothianidin e Thiamethoxam appartengono al gruppo dei neonicotinoidi, pesticidi che, generalmente, sono utilizzati per la concia delle sementi. In Italia, l’utilizzo di questi tre prodotti per il trattamento dei semi è già sospeso dal 2008, ma essi continuano a essere utilizzati sotto forma granulare per la disinfestazione dei suoli e come spray per i trattamenti fogliari.  La campagna ” Salviamo le api” promossa da Greenpeace è disponibile anche su internet (www.salviamoleapi.org). Il suo intento? Vietare le sette sostanze killer delle api (tra cui le tre oggetto del bando europeo). Azione necessaria per orientarsi verso un’agricoltura sostenibile.

di Greta Cavini

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