Un altro passo è stato fatto per la cura e l’assistenza dei cosiddetti orfani speciali, i figli di vittime di crimini domestici, in larghissima parte figli di vittime di femminicidi. È stato infatti siglato a Napoli un protocollo d’intesa tra la cooperativa sociale Irene ’95, ente capofila per l’Italia meridionale del Progetto Respiro (Rete di Sostegno per Percorsi di inclusione e Resilienza con gli Orfani speciali) e il Comando Legione Carabinieri Campania.

Il protocollo prevede  la possibilità di usufruire, in forma anonimizzata, dei dati in possesso dell’Arma dei Carabinieri in ordine al numero e alla dislocazione territoriale degli orfani; la possibilità, in accordo con la magistratura ordinaria, di assicurare ai bambini orfani un intervento in emergenza secondo una procedura già sperimentata dal gruppo di progetto e di definire un modello strutturale multiagency trauma informed di presa in carico degli orfani speciali; la possibilità di prevedere specifiche attività di formazione e aggiornamento su questo delicato fenomeno per il personale dell’Arma dei Carabinieri.

La firma del protocollo d’intesa è stata la tappa conclusiva di un percorso di interlocuzione che si è svolto per mesi tra i referenti del progetto Respiro e i militari dell’Arma in un clima di grande cordialità e collaborazione. Alla stipula hanno partecipato le più alte cariche della Legione Carabinieri Campania e il comandante Provinciale di Napoli.

«Questo protocollo rappresenta una grande opportunità e un punto di partenza per una efficiente ed efficace collaborazione a vantaggio degli orfani speciali – ha commentato il generale Antonio Jannece, comandante della Legione Carabinieri Campania – Referenti istituzionali per l’attuazione del presente protocollo saranno i Comandanti dei Reparti Operativi dei comandi Provinciali Carabinieri, che si avvarranno del contributo del personale dell’Arma appartenente alla “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”».

Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente della cooperativa sociale Irene ‘95, ente capofila del progetto Respiro per l’Italia Meridionale, Fedele Salvatore: «Auspico che la firma di questo protocollo sia soltanto il primo passo per avviare una collaborazione ancora più intensa tra l’Arma dei Carabinieri e la cooperativa, che porti infine alla realizzazione di un protocollo interistituzionale o allo sviluppo di linee guida condivise sugli orfani speciali in vista di un lavoro integrato secondo un modello multiagency trauma informed».

Il progetto Respiro è sostenuto dall’Impresa Sociale “Con i Bambini”, nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

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