«Per me è come se fosse sempre il primo giorno dalla morte di mia figlia, era la mia piccolina ed è rimasta per sempre la mia piccolina». Giovanni Durante, papà di Annalisa, vittima innocente di camorra uccisa vent’anni fa, il 27 marzo 2004, in via Vicaria Vecchia 23 a Forcella, alterna il dolore – visibile nei suoi occhi profondi – alla volontà di continuare ad onorare la memoria della ragazza allora 14enne. “Giannino’’, come lo conoscono tutti, lo fa quotidianamente organizzando un numero enorme di iniziative all’interno della biblioteca “A Porte Aperte Annalisa Durante – Spazio Comunale Forcella’’.

La biblioteca Annalisa Durante – La struttura si trova proprio in via Vicaria Vecchia, praticamente dove tutto tragicamente avvenne ed è un punto di riferimento di un quartiere che da anni ha imboccato la strada del cambiamento. In tanti arrivano alla biblioteca per donare libri, partecipare a proiezione di film e documentari, presenziare a dibattiti pubblici con personaggi pubblici e della società civile. Al suo interno si tengono da sempre laboratori per ragazzi e per i bambini da 0 a 6 anni. «Ma non solo – aggiunge Giovanni –  Grazie alla nostra volontà abbiamo fatto aprire sempre a Forcella anche una scuola dell’infanzia intitolata a mia figlia e che era chiusa da 28 anni. L’intenzione era di aprire un presidio delle forze dell’ordine, noi però volevamo puntare sulla cultura perché è un qualcosa che salva le anime». Giovanni Durante è giustamente orgoglioso del percorso fatto sin qui. «Non credevano potesse accadere che si aprissero una biblioteca e una scuola intitolate ad Annalisa e invece è accaduto. Qualcuno che mi conosce in via Duomo e in altre strade del centro storico quando mi incontra afferma: “eccolo, lo spacciatore di libri’’. Nella scuola ci sono 320 bambini che prima non sapevano dove andare. I ragazzi di Forcella e non solo vengono accolti nelle strutture e ne siamo felici». Il quartiere si sta affrancando dal passato fatto solo di criminalità e degrado. Grazie al boom turistico di questi anni a Napoli, è diventata una tappa dei visitatori che si fermano per mangiare una pizza, fare un aperitivo, andare al teatro Trianon di piazza Calenda. «La camorra non c’è più come prima, è diminuita a Forcella oggi qui passano i turisti» conferma Giovanni Durante che è stato vicino agli altri familiari delle vittime ignare dei criminali, non ultimi Giovanni Pio Maimone, ucciso nel marzo 2023 dinanzi a uno chalet di Mergellina e Giovanbattista Cutulo, colpito anche lui mortalmente al culmine di una lite in piazza Municipio alla fine di agosto 2023. «Capisco il loro dolore, che è quello che portiamo io e la mia famiglia dentro ogni giorno».

La donazione degli organi – Dopo la tragica morte di Annalisa, che oggi avrebbe 34 anni, furono donati i suoi organi grazie ai quali sono state salvate 7 persone. «Ho lanciato tanti appelli perché vorrei conoscere queste 7 persone. Io e mia moglie abbiamo incontrato Papa Francesco. Lui ci ha detto che credendo in Dio, prima o poi queste persone si avvicineranno».

 La terribile sparatoria e il ricordo di Annalisa Durante-  Annalisa Durante la sera del 27 marzo 2004 venne colpita ad un occhio nel corso di un agguato che aveva come reale obiettivo il boss Salvatore Giuliano il quale, sentitosi in pericolo dall’arrivo di 4 sicari in sella a due scooter ingaggiati dal clan Mazzarella nell’ambito della guerra per il controllo del territorio nel centro di Napoli, esplose diversi colpi d’arma da fuoco agli indirizzi di chi voleva ucciderlo. Uno dei proiettili sparati da Giuliano colpì mortalmente alla testa la povera Annalisa Durante che morì dopo essere entrata in coma. Inutile, le cure dei sanitari in ospedale. Vent’anni dopo quella terribile sparatoria e la morte di un innocente, il quartiere ricorderà la ragazza con diversi eventi. Il primo appuntamento è alle ore 10 presso la Chiesa di San Giorgio Maggiore dove si terrà il concerto del quartetto d’archi “Annalisa Durante – Gli Archi di Napoli” e del maestro di tuba Gianmaria Strappati, ambasciatore di Missioni don Bosco per la musica nel mondo e testimonial dell’Associazione Annalisa Durante. Successivamente, alle ore 11, alla Biblioteca “a Porte Aperte’’ verrà ospitata l’iniziativa “DiVentiamo Lib(e)ri” con una deposizione simbolica di libri. A partecipare, oltre al papà di Annalisa, anche il presidente della fondazione Polis della Regione Campania don Tonino Palmese e Giuseppe Perna, presidente dell’Associazione Annalisa Durante. «Saranno presenti centinaia di ragazzi provenienti da tutt’Italia» ricorda in sede di presentazione degli eventi per il ventennale della morte di Annalisa la bibliotecaria Nunzia Pastorini che poi aggiunge: «La biblioteca Annalisa Durante oggi è un ponte con l’esterno, ecco perché si chiama “A porte aperte’’. La comunità ci sostiene perché ha capito l’importanza della memoria e della cultura. Attraverso di esse i figli di questo quartiere possono intraprendere una strada diversa, tralasciando quelle pericolose che potrebbero prendere».

di Antonio Sabbatino

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