BOLOGNA. Quando l’oggetto dei desideri diventa ossessione: stalking. Un fenomeno che vede coinvolte sempre più donne e che è stato riconosciuto come reato da pochi anni,  grazie all’entrata in vigore della legge del 25 febbraio del 2009 ( art. 612 bis c.p). Numerose le realtà in Italia che cercano di arginare il problema a cui da oggi se ne aggiunge una nuova: “Stalking stop!”. A Bologna, in via Gandusio 8, presso la sede del Circolo Arci Guernelli, dal 30 novembre, è infatti attivo un servizio di sostegno e supporto per le vittime di atti persecutori. A  gestirlo, tre associazioni : Tavola delle donne sulla violenza e sicurezza nella città, Udi Bologna e l’associazione di psicologi Chora.  «Le attività del centro – spiega Maria Grazia Negrini, promotrice del servizio e presidente della Tavola delle Donne- sono incentrate su accoglienza, ascolto,  consulenza  e assistenza pedagogica, psicologica oltre che legale. E’ infatti previsto un servizio di sostegno psichico del Centro di psicologia clinica e psicoterapia low cost». Il centro fa parte della rete del Dipartimento nazionale pari opportunità ed è dedicato alla memoria di Melissa Bassi. E’ possibile mettersi in contatto con il centro che funge anche da osservatorio regionale in Emilia Romagna, chiamando il numero 388.4514131 o inviando  una mail all’indirizzo stalkingstop.bologna@yahoo.it

di Carmela Cassese

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