A partire dalla Festa dell’Immacolata, la messa sarà nuovamente celebrata nella storica Chiesa di Donnaregina Nuova, ogni domenica alle 11:30. Questo ritorno rappresenta un momento di grande festa e gioia per la comunità napoletana che potrà nuovamente accedere a uno dei luoghi di culto più significativi della città, simbolo di storia e fede.
Il ripristino del culto in questo spazio sacro segna una tappa fondamentale nel cammino di restituzione alla città di un luogo di preghiera e di incontro, un posto dove il povero trova accoglienza, l’oppresso libertà e gioia per la dignità riconquistata.
Questo gesto si inserisce nel più ampio processo di rinnovamento sociale e culturale promosso dalla Chiesa di Napoli con l’avvio del progetto MUDD -Museo Diocesano Diffuso di Napoli che mira a garantire la fruizione del patrimonio religiosove culturale della città coinvolgendo i giovani nella gestione e valorizzazione delle chiese monumentali.
Il MUDD, che prende avvio con l’Anno Santo 2025 e per la cui realizzazione l’Arcivescovo don Mimmo Battaglia si è avvalso della collaborazione tra i Canonici del Capitolo Metropolitano, i giovani della cooperativa La Paranza e del Progetto Policoro e della Pastorale Giovanile, vuole restituire alla comunità le chiese monumentali del centro storico della città, trasformandole in centri di cultura, partecipazione e innovazione.
La Fondazione “Napoli C’Entro”, istituita il 6 settembre 2024, sosterrà l’iniziativa, promuovendo la cultura del dono e raccogliendo risorse per garantire il lavoro di 72 giovani e la manutenzione delle chiese storiche.
Con un approccio inclusivo e partecipativo, il progetto MUDD rappresenta una nuova visione di valorizzazione del patrimonio culturale, che unisce il materiale e l’immateriale in un racconto condiviso che coinvolge tutta la comunità. In un contesto che spesso sembra spersonalizzare i luoghi di culto, il MUDD non si limiterà a preservare il patrimonio artistico e religioso della città, ma riattribuirà alle chiese che entreranno a far parte della sua rete, il loro significato profondo: luoghi di gratuità, accoglienza e speranza.
Restituire il culto e la gratuità in una chiesa, infatti, significa custodire un “polmone di grazia”, un luogo dove il valore dell’accoglienza non ha prezzo. Come afferma don Antonio Loffredo, Direttore del Museo Diocesano Diffuso di Napoli: “Nelle nostre città, dove tutto ha un prezzo, questo atto è un gesto politico e un dovere morale: custodire e offrire, soprattutto ai poveri, l’ultimo baluardo di gratuità, le chiese, che sono i granai dell’anima”.
La Chiesa di Napoli presenta Pe Carità e il MUDD