MILANO. Il piano antifreddo per i senza dimora è prorogato fino al 30 aprile. L’abbassamento delle temperature e la morte di un senza dimora hanno indotto il Comune di Milano ha posticipare la chiusura delle misure che, da novembre, hanno permesso di accogliere nei dormitori circa 2.500 persone e di assisterne molte altre in strada. “Tutto questo – afferma Pierfrancesco Majorino, assessore alla Politiche sociale – è stato possibile grazie al lavoro in rete svolto dal Comune, dagli enti e dalle associazioni del privato sociale, un’esperienza significativa che ci ha convinto della possibilità e della necessità di costruire un piano per i senza tetto attivo tutto l’anno”.
Al Centro Aiuto della Stazione Centrale, che riceve le domande (anche via telefono fino alle 20) e le invia ai centri di accoglienza, si sono rivolte, dal 15 novembre 2011 al 30 marzo 2012, 2.082 persone (1.812 uomini e 270 donne) con una media di 70-80 richieste al giorno. Le domande rispetto allo scorso inverno sono aumentate del 15%: di queste, il 40% provengono da soggetti nuovi. Tra le persone accolte nelle strutture, il 10%, benché possessori di un reddito, non si potevano permettere un alloggio. Il 7% degli ospitati sono risultati affetti da patologie sanitarie rilevanti. Il 39% (774 persone) erano in possesso di permessi di soggiorno per protezione internazionale.

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