Dal 1 giugno disponibile in distribuzione gratuita, presso la sede della Pastorale Carceraria dell’Arcidiocesi di Napoli, alla via Buonomo 38-41 il periodico Liberi di Informare, fuori ma dentro il carcere – Scudetto Napoli, numero celebrativo dedicato interamente allo scudetto della squadra partenopea. Con una tiratura di 800 copie, realizzato grazie al contributo volontario della Fondazione San Gennaro onlus, il primo numero è stato pubblicato il 1° gennaio 2019 e viene distribuito gratuitamente ai detenuti dei penitenziari napoletani, alla curia partenopea, alle parrocchie e alle associazioni che si occupano del mondo del carcere. Edito dall’associazione Liberi di Volare onlus, diretta da don Franco Esposito, a dirigere il periodico è la giornalista Emanuela Scotti.

Miglior attacco, distacco enorme dalla seconda, il Napoli di Luciano Spalletti e del presidente Aurelio De Laurentiis ha compiuto un’autentica impresa, trascinata dal suo uomo simbolo, Victor Osimhen, lanciato verso il titolo di capocannoniere. Un traguardo, quello del successo in Serie A, che giunge a 33 anni dal secondo trionfo dell’era Maradona e che merita di essere riassaporato in tutti i suoi dettagli. Ecco quindi l’idea di portare anche all’interno delle sbarre delle carceri napoletane il momento storico che Napoli e il Napoli stanno vivendo. “È un momento indimenticabile per i napoletani, l’amore per la nostra squadra ci unisce tutti, la squadra e la città vivono in perfetta simbiosi, con un fascino unico al mondo, perché espresso da un popolo creativo e generoso. Liberi di informare – fuori ma dentro il carcere , quindi, ha voglia di trasmettere questo clima di festa anche a chi non può festeggiare insieme agli altri, portare il cuore azzurro a chi oggi non può dipingere muri e scale, aiutare a cantare Un giorno all’improvviso a chi non può urlare nello stadio, con la speranza che tutto questo potrà essere fatto per il prossimo scudetto”, come dichiarato da Emanuela Scotti,  direttrice della testata giornalistica carceraria.

Il periodico celebrativo, con la veste grafica curata da Antonella Amato, si compone, oltre che dell’editoriale di don Franco Esposito, degli scritti e disegni dei detenuti raccolti da Paola Romano, volontaria carceraria e degli scritti degli studenti del carcere di Poggioreale; degli articoli della redazione, composta dai teologi Carmine Matarazzo, docente della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e Aniello Clemente, la storica d’arte Giuliana Albano, la scrittrice Stefania Guarracino e la giurista Chiara Ferrara, che offrono, in volontariato gratuito, la loro collaborazione al periodico.

“E’ una sensazione non semplice da descrivere…una simile gioia era solo un sogno che ci accompagna da 33 anni, dall’ultimo sussulto di vita, ed ora quel sogno si è avverato di nuovo… La città sta aspettando questo evento perché tutti sono baciati da questa vittoria”, dagli scritti dei detenuti del carcere di Poggioreale.

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