RAGUSA. Un workshop di bilancio. Questo il senso dell’appuntamento di martedì 18 dicembre a Modica al Palazzo della Cultura dalle ore 9.
L’incontro servirà a focalizzare l’attenzione sulle realizzazioni del progetto “Perchè no?” nella città di Modica con particolare riferimento alle esperienze di laboratorio protetto realizzate in favore di giovani presso il laboratorio dolciario don Puglisi e a beneficio degli immigrati presso la casa circondariale di Modica.
Il laboratorio protetto è stata una sperimentazione di metodologia di formazione pratica, volutamente differente rispetto all’impostazione classica del corso di formazione.
Il Progetto “Perché No? Un percorso di inclusione sociale e lavorativo”, è nato infatti con l’obiettivo di favorire l’inclusione lavorativa di persone immigrate e di giovani a rischio di marginalità sociale, rafforzandone le competenze, la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità.
Il progetto ha operato sulla scia metodologica di un’Agenzia di Inclusione Sociale che prenda in carico i singoli destinatari, attuando interventi personalizzati a sostegno dell’inserimento lavorativo di persone socialmente svantaggiate. Per raggiungere simili finalità sono stati previsti percorsi integrati di orientamento, formazione, work experience e laboratori protetti, articolati sulla base delle priorità sociali individuate nel progetto.
Interverrà al workshop di giorno 18 a Modica Stefano Radaelli, coordinatore dell’agenzia per il lavoro Mestieri di Milano. Stefano Radaelli offrirà una panoramica teorico esperienziale sull’argomento della inclusione sociale, principi fondanti e best practice metodologiche. Tra gli altri relatori, Salvatore Occhipinti, direttore di progetto che relazionerà sull’argomento “Il Progetto Perché no? Un percorso di inclusione sociale e lavorativa”.
Ai responsabile di Mediter toccherà relazionare sul tema “L’immigrazione e il disagio giovanile nella realtà iblea”.
A chiusura dei lavori verrà dato rilievo alle realizzazioni del progetto nella città di Modica e alle testimonianze di operatori e utenti.
 

di Francesco Adriano De Stefano

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