BOLOGNA. I minatori della Cina, le donne bosniache a venti anni dall’assedio di Sarajevo, i ragazzi palestinesi e il parkour per superare le barriere: sono alcuni dei protagonisti nel cartellone di documentari, corti e mediometraggi che arriveranno negli spazi culturali della città di Bologna e al cinema Lumiere di via Azzo Gardino 65. Al via, fino al 14 ottobre, il “Terra di tutti film festival”, kermesse cinematografica alla sesta edizione.
LE FRONTIERE INVISIBILI DELLA FORTEZZA EUROPA – Il cinema Lumiere sarà il protagonista della quattro giorni, dall’11 al 14 ottobre, di proiezioni gratuite sulle frontiere invisibili della “Fortezza Europa”, sull’Afghanistan, sullo sfruttamento globale dell’ambiente e del lavoro e sulle strategie di resistenza messe in atto dagli “eretici” del capitalismo anche in Italia.
IL CINEMA INDIPENDENTE – «Vogliamo mostrare che ci sono persone reali che vivono molto lontano da noi nel mondo. Il cinema indipendente è un ottimo strumento per portare a noi realtà lontane senza appiattirle. Il documentario, soprattutto quello proveniente da piccole produzioni, rappresenta uno strumento potentissimo e contribuisce a democratizzare un immaginario normalmente nelle mani dei media mainstream». Lo ha dichiarato Stefania Piccinelli di Gvc, direttore artistico del ”Terra di tutti film festival” assieme a Jonathan Ferramola di Cospe, in occasione dell’apertura della kermesse.
PER SAPERNE DI PIU’
http://www.terradituttifilmfestival.org/

di FPL

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