NAPOLI. Argentina, Mauritania e ruolo dei cooperanti sono i protagonisti del Festival dei Diritti Umani, in programma a Napoli, in programma fino al 17 novembre. Oggi il Festival fa tappa al Palazzo del Mediterraneo, sede dell’Università “L’Orientale”, per discutere di “Mauritania: la schiavitù degli anni Tremila”. Ospite d’eccezione Biram Dah Abeid, leader della resistenza mauritana alla schiavitù, accompagnato da sua moglie Leila Ahemd Khilva. Nel corso della giornata, spazio alla proiezione del film “Tra la coda della vacca e la terra”.
SPAGNA – Venerdì 9 a InCampus alle 10, appuntamento con il filmaker Beltran Stingo che presenta “La Spagna non è un paese per giovani”, un serial sul disagio dei ragazzi spagnoli che scelgono come alternativa alle città la fuga verso i Pirenei. Alle 19, presso la Basilica di San Giovanni Maggiore,  incontro con i direttori dei Festival italiani, polacchi e argentini aderenti allo Human Rights Film Network per discutere delle “Prospettive internazionali del Cinema dei Diritti Umani”. In chiusura, la proiezione del documentario “Rosaria” di Gianluca Loffredo, film testimonianza del gemellaggio cinematografico fra Napoli e Buenos Aires.
COOPERANTI – Sabato 10,  dalle 15,30 presso “Città della Scienza” di Bagnoli, Emanuele Giordana, Biram Dah Abeid e gli operatori napoletani di cooperazione internazionale si incontrano in un appuntamento dal titolo “Cooperanti” per discutere delle condizioni e risorse disponibili nel territorio regionale e nazionale per svolgere il proprio operato. In chiusura, “Medici Senza Frontiere” presenta il film “Access to the danger zone”, a seguire il dibattito sul lavoro degli operatori umanitari.

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