Refugees fleeing Libya, carry their beloROMA – Il dramma di Lampedusa e gli arrivi sempre più consistenti di migranti e richiedenti asilo sulle nostre coste ci costringono a riflettere sulle modalità e dinamiche di accesso al territorio italiano. Quanti sono gli sbarchi in Italia e quali le nuove rotte della migrazione? Sono pienamente rispettati i diritti dei migranti che arrivano sulle nostre coste? Cosa succede negli arrivi dei porti adriatici? E nelle intercettazione in alto mare? Come considerare le procedure di supporto al controllo della migrazione irregolare che l’Europa e l’Italia conducono in Stati terzi?
Nel dibattito “Accesso alle frontiere – accesso alla protezione” che si terrà Martedì 15 ottobre 2013 a Roma dalle ore 11.00-13.30 presso l’Istituto della Enciclopedia Italiana, Palazzo Mattei di Paganica, Sala Igea, Piazza della Enciclopedia Italiana, 4, ne discuteranno Christopher Hein, Direttore del Consiglio Italiano per i Rifugiati, l’ Onorevole Jean-Leonard Touadì, Ministero degli Affari Esteri, il Senatore Luigi Manconi, Senatore della Repubblica e Presidente della Commissione Diritti Umani,   Giovanni Pinto, Direttore Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle frontiere , Ministero dell’Interno, Laurens Jolles, Delegato UNHCR Sud Europa, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i  Rifugiati  e Giusy D’Alconzo, Amnesty International. Modera i  lavori Paolo Lambruschi, giornalista de L’Avvenire. Verrà anche presentato il rapporto Accesso alla protezione: un diritto umano, elaborato all’interno del progetto “Access to Protection: a human right”, rapporto che raccoglie le statistiche aggiornate, le prassi, le norme che regolano l’accesso al territorio italiano. E le raccomandazioni necessarie a migliorare il sistema di accesso a territorio.

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