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NAPOLI- La lunga linea azzurra classifica il mare come “eccellente”. Di tanto in tanto qualche striscia nera, che la legenda spiega come zona portuale,  o rossa, acqua scarsa, ne blocca il percorso, per poi riprendere di nuovo. E’ la mappa interattiva sullo stato di salute delle nostre coste, che dalla “spiaggia di mezzanotte”, al confine tra Campania e Basilicata, arriva su fino alla foce del Garigliano. Ed è proprio in questi giorni, alla vigilia di ferragosto che le città si svuotano quasi del tutto e inizia l’assalto alle spiagge della nostra regione. Che sia da pendolari o no, una settimana al mare è d’obbligo, così come resta un “must”, interrogarsi sulla qualità del mare in cui si sta per immergersi.
L’Arpac pubblica sul proprio sito internet le zone portuali, quelle alle foci dei fiumi  o quelle non classificate, striscce di mare assolutamente da evitare per la balneazione. «La pubblicazione dei dati sullo stato delle acque di balneazione- si legge sul sito dell’Agenzia Regionale- risponde all’esigenza di fornire in tempi rapidi alle istituzioni e all’utenza i dati sulla qualità del mare che emergono dall’attività di monitoraggio condotta dall’ARPAC in ogni stagione balneare. Il giudizio di idoneità di inizio stagione balneare, deriva dall’analisi statistica degli ultimi quattro anni di monitoraggio in base agli esiti analitici di solo 2 parametri batteriologici: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali. Tali parametri sono stati considerati dall’organizzazione Mondiale della Sanità indicatori di contaminazione fecale più specifici rispetto a quelli (Coliformi totali, Coliformi fecali, Streptococchi fecali, Salmonella, Enterovirus, pH, fenoli, tensioattivi, oli minerali, ossigeno disciolto, colorazione e trasparenza) ricercati con la vecchia normativa, il DPR 470/82».
Così si scopre che l’acqua della bistrattata costa casertana è classificata “eccellente” come quella più nota costiera cilentana e che in alcune zone di Napoli e della sua provincia è assolutamente vietato fare il bagno. I rilievi effettuati dall’Arpac sono calendarizzati e consultabili online: già dal mese di aprile e fino alla fine di settembre, gli addetti dell’agenzia regionale effettuano prelievi di acqua marina per monitorare lo stato dei nostri mari.
CONSULTA LA MAPPA INTERATTIVA 

di Walter Medolla

 

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