BRUXELLES – «Bene che si ricordi quanto sia indispensabile, ed urgente, creare un mercato unico europeo dell’energia, pienamente integrato, entro il 2014, in cui i prezzi siano trasparenti anche con la specifica delle accise e dei costi ambientali».
L’eurodeputato Eld Oreste Rossi, membro in commissione Ambiente, ha commentato così la relazione della collega Niki Tzavela, anche lei europarlamentare del gruppo Eld, che delinea la Roadmap Ue per l’energia al 2050.
«Oggi, in Europa – ha affermato in aula Rossi- vi sono delle differenze abissali sul prezzo dell’energia, da Stato a Stato. Ad esempio, per un’impresa italiana il costo dell’energia elettrica è superiore del 130%, rispetto a quello che pagherebbe un’industria francese o polacca, e dell’80% se confrontato con quanto spenderebbe la stessa industria in Germania».
«È evidente – ha specificato l’eurodeputato alessandrino- che simili disparità comportino concorrenza sleale, tra le industrie, all’interno del mercato comune. Un’industria energivora, i cui costi sono per il 30% a carico delle fonti energetiche, troverebbe infatti più conveniente abbandonare l’Italia e delocalizzare altrove, anche in America -ha precisato- dove il costo dell’energia è inferiore del 400% rispetto al nostro». Secondo Rossi, infine, la relazione Tzavela è condivisibile perché «si ritengono utilizzabili tutte le fonti di energia» e si ricorda che per la produzione di biocarburanti «è importante basarsi sui prodotti di scarto alimentari e delle colture agricole».

di Mirko Dioneo

 

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