REGGIO CALABRIA . La mancata erogazione dei fondi da parte della Protezione civile per i progetti di accoglienza ai richiedenti asilo e ai rifugiati mette in crisi il sistema di assistenza di Riace.  A portare avanti la lotta insieme ai sindaci anche l’operatore sociale Giovanni Maiolo. E’ in programma  mercoledì 25 luglio a Riace, la convocazione di una grande assemblea convocata con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione a favore dei borghi solidali, dei centri che hanno concretamente realizzato le politiche dell’accoglienza e dell’integrazione. Un incontro per valorizzare «l’alternativa ai Cara, ai respingimenti, alle  galere etniche e alla clandestinizzazione dei fratelli e delle sorelle migranti – ribadiscono i due sindaci e l’operatore sociale  – per un’accoglienza tra diversi, che sia umana e solidale».

LOCRIDE SOLIDALE – Nella locride un sistema che funzionava, almeno fino a poco tempo fa. Gli amministratori in protesta denunciano: “I rifugiati sono rimasti senza sostegno economico. La Protezione civile – si legge in un documento congiunto – da un anno non eroga i finanziamenti dovuti per i progetti “Emergenza Nord Africa”, nonostante si tratti di fondi da tempo già stanziati dal Governo nazionale. Come conseguenza di questa situazione, che non ha eguali nelle altre regioni, gli operatori sociali non ricevono stipendio da moltissimi mesi e i migranti devono vivere in case senza elettricità e rischiano la fame, poiché la maggior parte dei negozianti non può più permettersi di fare credito. Abbiamo urgente bisogno – concludono gli amministratori – che vengano sbloccati i fondi del 2011 e quelli del 2012. Per tale ragione, in difesa dei progetti di accoglienza di Riace, Caulonia e Acquaformosa – proseguono Lucano, Manoccio e Maiolo, fermamente intenzionati a protestare ad oltranza – esortiamo cittadini, movimenti, cooperative, associazioni, istituzioni, sindacati, partiti e in generale tutte le forze politiche e sociali alla mobilitazione, per la grande assemblea di mercoledì 25 luglio a Riace».

SOLIDARIETA’  – L’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione) esprime la propria piena solidarietà a Domenico Lucano, sindaco di Riace e a Giovanni Maiolo, operatore della Rete Comuni Solidali, che dal 18 luglio hanno intrapreso uno sciopero della fame per chiedere che le istituzioni regionali della Calabria e quelle nazionali facciano fronte ai propri impegni saldando l’arretrato accumulato con il comune di Riace e con altri comuni della Calabria che, con impegno e dedizione, hanno accolto i profughi dal Nord-Africa.

di Filippo Pernice

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